Parlando di erbe spontanee, sono andato a trovare il nostro Direttore, anzi, la Direttora, come la chiamiamo affettuosamente. Da buona conoscitrice delle erbe spontanee, mi ha fatto i fiori di borragine fritti in pastella: una bontà.
La borragine è una pianta alta circa 40 cm., con foglie ovali completamente ricoperte di peluria bianca. I fiori a grappolo sono di un bel colore blu violetto.
Originaria dell’Asia minore, cresce spontanea in tutta Europa lungo le siepi dei muri e tra i ruderi. Considerata la panacea di tutti i mali, la borragine è stata sempre molto usata come pianta medicinale per le sue virtù cardiotoniche, purificanti, emollienti e sudorifere.
Nel medioevo veniva considerata un toccasana per quelle donne che andavano soggette a svenimenti, per coloro che erano molto indeboliti da malattie o parti difficili.
Si pensava anche che fosse in grado di aumentare la montata lattea delle puerpere, per cui, in certe zone, la chiamavano anche erba delle balie.
Sulla borragine vi è un’altra leggenda che vede protagonista la Madonna: si dice infatti che anticamente i fiori di questa pianta fossero candidi, ma che siano diventati dell’attuale colore perché vi si era specchiata Maria.
Eccovi come al solito la mia ricetta
Crema con fiori di borragine
Ingredienti: 2 porri, 2 scalogni, 2 patate, 2 tazze di latte, 30 g di burro, 100 g di fontina, 100 g di fiori di borragine, sale e pepe.
Preparazione: Affettate sottilmente i porri e gli scalogni; sbucciate e tagliate a pezzetti le patate. Mettete tutte queste verdure in una casseruola con una noce di burro, salate, coprite a filo con acqua e portate ad ebollizione. Fatele cuocere per una ventina di minuti quindi passatele al passaverdure. Rimettete il passato sul fuoco e aggiungete il latte, quindi fatelo bollire un poco. Aggiungete la fontina tagliata a dadini piccoli e lasciatela sciogliere, mescolando. Prima di servire la crema cospargetela con un trito di petali di borragine.