Le fragole, la cui stagione di raccolta inizia a maggio e termina a ottobre a seconda delle varietà, sono tra i frutti meno calorici e più ricchi di vitamina C, ritenuta non a torto la vitamina più importante soprattutto nei casi in cui la dieta sia talmente rigida da determinare un rischio di scorbuto.
L’unica controindicazione della fragola sta nell’essere consumata da persone che soffrono di allergie, in quanto potrebbero dare nei confronti di questo simpatico frutto segni di intolleranza, quali l’orticaria (a causa dell’altissimo contenuto di acido acetilsalicilico, è il frutto che ne contiene di più), e l’irritabilità intestinale (a causa dei semini, che sono molto difficili da togliere).
Al di là del sapore delizioso e delle virtù ipocaloriche, la fragola è inoltre utilissima a coloro che non amano la carne e che la mangiano di rado, perché consumata a fine pasto consente di “fissare” meglio il ferro degli altri alimenti.
Infine, le fragole sono depurative e diuretiche, in quanto come tutti i frutti estivi o pre-estivi contengono moltissima acqua, e sono toniche per il sistema epatico, rendono la bile meno densa e più attiva.
Il consiglio con le fragole è, ovviamente, di consumarle in stagione, poiché le primizie e le tardive spesso sono rosse fuori ma bianche, acerbe e acquose all’interno.
La cosa migliore sarebbe farsi una passeggiata nel bosco, e andare a cercare le fragole selvatiche, in assoluto le più ricche di principi attivi.
Riconoscibilissimi senza rischio di errore, questi frutti crescono in penombra in macchie di solito abbastanza estese, o ai bordi degli orti abbandonati in lunghi filari (per il loro caratteristico sistema di riproduzione “a stolone”). Il loro profumo ricorda quello delle rose, e con le loro foglie si ottiene un tè rinfrescante, gradevole e dalle eccellenti proprietà diuretiche.
Una curiosità, la più antica fragola coltivata è la varietà Ostar, e prende il nome dalla festa pagana di primavera, nota appunto come Ostara, che si festeggia il 21 marzo.
Un'altra curiosità.
Ogni giorno qualche università, in qualche parte del mondo, fa qualche studio che rivoluziona qualche certezza. Oggi è la volta delle fragole. Addio al vecchio adagio "Una mela al giorno toglie il medico di torno". Finito il tempo delle mele, è giunto quello delle fragole.
Ben lo sanno i topi di laboratorio del Salk Institute for Biological Studies (Usa). I ricercatori infatti stanno studiando un flavonoide, la fisetina, che avrebbe importanti virtù, tra le quali rafforzare la memoria, prevenire il diabete, e magari anche il cancro.
Siamo contenti per i topi. E per i mangiatori di fragole. I ricercatori, dando la notizia hanno sottolineato che "all'uomo basta gustare 37 fragole di media dimensione ogni giorno". Letto così sembra una grande notizia. Ma provate a pesare una fragola. Di medie dimensioni può variare tra i 20 e i 40 grammi, essendo per gran parte composta di acqua. Quindi, per assumere la giusta quantità di fisetina bisognerebbe mangiarne almeno un chilo al giorno.
Un po' impegnativa come prevenzione, e costosetta...
(Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/Salute-una-mela-al-giorno-per-mantenerla-Meglio-una-fragola-anzi-37_312183393885.html).