Amo passeggiare godendo dell’energia che trasmette la natura, ma soprattutto amo raccogliere erbe spontanee e radici dalle proprietà officinali. Non sono un’esperta, ma solo un’appassionata di terapie naturali. Ci sono popolazioni che ne fanno un culto, io ne faccio una filosofia di vita, fermamente convinta che la natura ci fornisca spontaneamente le difese necessarie per salvaguardare la nostra salute.
Oggi voglio parlarvi del Tarassaco, dal greco Taraxakos, che tradotto significa guarire. Una pianta selvatica estremamente adattabile dalle molte proprietà conosciuta ai più come dente di leone per le sue foglie dentate.
E’ apprezzata soprattutto per le foglie ricche di vitamine che si raccolgono in primavera e che si utilizzano per insalate terapeutiche. Inoltre, grazie alle sue proprietà diuretiche, è un validissimo aiuto contro un antipatico disturbo che colpisce le donne: la ritenzione idrica.
Passiamo alla radice, la parte più interessante di questa pianta visto che la maggior parte delle proprietà disintossicanti e depurative sono concentrate proprio li. La radice del Tarassaco infatti, che pochi conoscono e utilizzano, ha degli usi molto utili per la salute. Si raccoglie nei mesi autunnali e, una volta tagliata a tocchetti ed essiccata, può essere usata per decotti depurativi.
Se tostata, si può utilizzare per un buon surrogato del caffè, mentre, facendone macerare 50 gr. in mezzo litro di vino bianco per una settimana, permette di ottenere un interessante vino digestivo.
Per riassumere, il tarassaco è una buona fonte di ferro, potassio, calcio e beta-carotene.E’ un ottimo diuretico e depurativo.Facilita la funzione digestiva.
In cucina le foglie si possono consumare crude in insalata, o saltate in padella con aglio e olio extra vergine di oliva.Sono ottime anche nelle minestre e nelle frittate.La radice, non ancora conosciuta come merita, è ottima semplicemente lessata e condita con un buon olio extra vergine di oliva.
Fonti: Piante Selvatiche di R. ChiejGamacchi – Cibi che fanno bene cibi che fanno male di Tom Sanders, docente di nutrizione e dietetica presso King’s College, University of London – L’antico erbario di Gioia Romagnoli e Stefania Vasetti.