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Mariagrazia De Castro
l’ottimismo, se ti abitui, è piacevole quanto il pessimismo Sono nata a Benevento nel 1975. Da allora, con un po’ di impegno e tanta forza di volontà sono diventata un’economista imperfetta. Sì perché non mi sono mai entusiasmata di fronte a un bilancio o a una lettera commerciale e ho finito per farmi tentare da tematiche ambientali, geografiche e territoriali. In questa sede, quindi, è indovinato chiamarmi, piuttosto, economista del cavolo.
Oggi, dopo un master, un dottorato di ricerca e tantissime esperienze di ricerca, consulenza e didattica, in Italia e all’estero, insegno Laboratorio di Discipline Biologiche ed Ecologiche a contratto presso l’Università degli Studi del Molise.
Mi piace scrivere ma non sono né una giornalista, né una poetessa. Scrivo saggi, monografie, articoli, capitoli di libri, recensioni, contenuti testuali per il web, persino racconti con i quali partecipo ai concorsi letterari. Non ho un cavolo di genere definito però sono sistematica nello scrivere e prendere appunti: la sera prima di andare a dormire oppure, meticolosamente, sul retro della lista della spesa.
Mi piace fare la mamma, viaggiare, mangiare, assaggiare la vita, ingoio i bocconi amari e in tutto quello che faccio sono una che si accontenta anche delle briciole.
Perché l’ottimismo, se ti abitui, è piacevole quanto il pessimismo.
Twitter: @ecoscrittrice
Sito/blog:http://mariagraziadecastro.blogspot.it
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la sfida della “Cheesecake di pastiera napoletana”
Il valore aggiunto della decrescita serena consiste nel rifondare la società, ritrovare i rapporti di collaborazione, l’attivismo, riconcettualizzare, ridurre il sovraconsumo, ridurre l’impronta ecologica, riciclare, rivalutare.
Recensione del libro “Il riccio d’oro” di Mariella Groppi e Antonella Sabatini
“Cucinare è un’arte. Arte minore forse, ma comprensiva di creatività, fantasia, gusto estetico e, più che per tutte le arti, condivisione del piacere finale”.