Con queste parole si apre il racconto culinario di Chiara Cesetti, insegnante di scuola media per tanti anni che si dedica non passione a mantenere viva la memoria del cibo trasmettendo ricette di pasta, carne, secondi, contorni, dolci e persino liquori. Le ricette si susseguono l’una dietro l’altra delicatamente intervallate da racconti che non ne spezzano la continuità ma che invece vanno ad esaltare il valore della memoria.
Oggi il cibo è espressione della nostra società e del nostro modo di vivere: è rapido e spesso finisce per perdere il contatto con la cultura, l’ambiente e il territorio nel quale si produce e si cucina.
Il cibo moderno, omologato, tecnologico ha contribuito al progressivo impoverimento delle relazioni umane. La rapidità dei ritmi quotidiani e la velocità degli spostamenti ci hanno fatto perdere il contatto con il cibo e con il patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio in cui è prodotto.
Nel libro di Chiara Cesetti le ricette della tradizione popolare si intrecciano con le storie arricchendo di un riscoperto valore il cibo: il valore delle relazioni umane e della memoria del territorio.
Il libro della Cesetti è un invito a riappropriarsi attraverso il cibo dell’identità del territorio e trasmetterla alle generazioni future.
Le ricette sono organizzate in categorie (pasta, cacciagione, dolci, zuppe, sughi, etc.). Come afferma Rossano Boscolo, fondatore della Etoile Academy che ha curato la prefazione, queste ultime sono chiaramente del patrimonio maremmano tuscanese. Si percepisce che sono dettate da una nonna, e proprio questa comune matrice temporale ne fa la cucina di tutti.
Chiara Cesetti
C’è una volta. Ricette e storie della tradizione popolare
Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2013