Aldo Quinto Lazzari, un uomo ‘non facile’ che ho incontrato seguendo un consiglio. Una personalità difficile e travagliata. Un fiume in piena che mi ha travolto con i suoi racconti di vitae con le tante esperienze.L’ho capito la prima volta che gli ho parlato, durante una nostra conversazione telefonica.

La sua, una vita intensa con dure prese di posizione e continui cambi di rotta. Un anno fa, dopo una lunga malattia, l’ha lasciato per sempre sua moglie, Maria Rosa Gambi Lazzari, la compagna di una vita.

Sono andata a trovarlo nell’intimità della sua casa, tra i tanti ricordi, foto,e i libri sparsi ovunque. Ho passato così un intero pomeriggio ad ascoltarlo, fino a che, arrivata sera, insieme abbiamo preparato la cena.  

Un incontro molto particolare su cui ho dovuto riflettere a lungo, affinché scriverne prendesse un senso. Una vita intensa vissuta viaggiando, esplorando e studiando l’alimentazione delle varie popolazioni.

Aldo Quinto Lazzari è nato in Sabina. Durante la guerra viene mandato dalla famiglia a studiare sul Lago Maggiore. Deluso, dopo aver frequento una scuola di recitazione, si orienta verso l’aviazione. In breve tempo, a causa del suo carattere predominante,si scontra con la burocrazia militare e decide di dimettersi.

Verso la fine degli anni ’50 si avvicina al mondo agricolo ed alimentare. Affascinato dalla storia, e dall’evoluzione del cibo e dell’uomo, dedicherà gran parte della sua vita agli studi, fino a giungere alla pubblicazione della sua opera di maggior rilievo: “La Storia dell’Uomo attraverso il cibo”.

Per certo, di quella sera, mi rimarrà nella memoria un uomo che mi ha ‘ubriacato di vita’, e che ora vive tra i suoi libri e i suoi ricordi.

Dopo questo incontro, più capisco i meccanismi con cui l’uomo fa girare il mondo, e più la natura e i suoi ritmi mi attraggono.

http://www.aldoquintolazzari.com/