Doveva essere presentato a fine settembre al padiglione di Coldiretti all’Expo, accompagnato dai prodotti tipici modenesi, il libro “Mutina Capitalis in tabula” del fumettista modenese Cesare Buffagni, in arte “Buffo”, ma la presentazione è saltata per un’indisposizione dell’autore.
Il volume merita di essere segnalato perché è la prima guida gastronomica modenese a fumetti della quale esiste anche una versione in lingua inglese. “Mutina Capitalis in Tabula”,(Mutina è il nome più antico della città), edito da Terredimodena.it, é innanzitutto un fumetto d'avventura e una storia d’amicizia.
Due improbabili Indiana Jones, il cuoco Giacomone e il maiale Ninel, viaggiano attraverso la provincia di Modena alla scoperta dei prodotti e delle tradizioni tipiche della gastronomia del territorio. La loro missione è di imbandire un pranzo degno di una regina. Cornice alla loro eroica impresa le leggende, gli aneddoti e i fatti, che narrano la storia del grande patrimonio culturale della gastronomia modenese.
Dalla leggenda del tortellino, al nocino, dalla nascita dello zampone, all’aceto balsamico, al prosciutto di Modena, al parmigiano reggiano fino alla torta Barozzi. Ma il viaggio dei due amici non è solo intento a conoscere le prelibatezze della gastronomia modenese ma anche un modo per rivivere oltre ai sapori tipici del territorio anche momenti e ricordi ai quali i prodotti rimandano.
Lo stesso vale per i luoghi dove si svolgono le avventure dei due protagonisti: la famosa piazza Grande a Modena, oppure paesi della provincia quali Bomporto, Nonantola, Castelfranco Emilia, Spilamberto, Castelnuovo Rangone, Maranello, Pavullo, Vignola.
Nel viaggio a fumetti, Giacomone e Ninel passano anche per boschi infestati da streghe e popolati da creature mitologiche, come accade quando nonna e nipote il 24 giugno, giorno in cui si celebra San Giovanni Battista, si recano nel bosco per raccogliere le noci con cui fare il nocino, oppure sono accompagnati durante la loro avventura da ospiti d’eccezione, quali il famoso cantautore Francesco Guccini, fino a raggiungere al fatidico lieto fine.
A proposito dell’artista modenese, il maiale Ninel lo incontra in un’osteria dove insieme all’oste si ritrovano a intonare una delle più note canzoni di Guccini, ‘La fira ed San Lazer’, momento durante il quale il cantautore ricorda le origini del Lambrusco, quel vino antichissimo raccontato anche da Virgilio e Catone prodotto dal vitigno vitis lambrusca. Lo stesso vino nel 1084 fu la causa della disfatta delle truppe di Enrico IV da parte dell’esercito guidato da Matilde di Canossa.
Il libro originale, divertente e coinvolgente permette ai modenesi di ricordare momenti della propria storia e ai non modenesi di farsi guidare alla scoperta della tradizione gastronomica del territorio. L’originalità del volume sta ne fondere insieme due eccellenze modenesi: non tradizione culinaria e motori, ma tradizione culinaria e fumetto, entrambi arti in cui Modena, insieme ai motori, è ‘capitale’ perché forse i non modenesi ignorano che oltre a Buffagni, Modena ha dato i natali a fumettisti quali Bonvi (autore delle Sturmtruppen al quale la città ha dedicato il ‘Bonvi Parken’), Silver (creatore di Lupo Alberto), Massimo Bonfatti, noto come ‘Bonfa’, solo per citarne alcuni.