La cucina coreana per molti versi ha piatti per noi occidentali quasi immangiabili. È il caso ad esempio dei bachi da seta, venduti per le strade d'estate, fritti oppure le formiche rosse arrostite, ma soprattutto la carne di cane. In Corea mangiare carne di cane è una tradizione secolare. Si cucina stufato, con aromi vari, allo spiedo, più raramente arrosto. Un detto popolare coreano dice che «chi non ha mai provato in vita sua un budino di cane non può sapere cosa sia la beatitudine celeste».
Ecco un ottimo motivo per cui io non andrò mai in Corea...
In realtà la cucina coreana è molto povera: il riso bollito viene servito con varie qualità di vegetali e salse molto piccanti, cavoli e rape in salamoia (il cosiddetto kimchi) e la carne cotta direttamente sul fuoco (il pulgogi).
Gli ingredienti tipici sono simili a quelli della cucina cinese.
Ecco uno dei piatti che più potrebbero incontrare il nostro gusto: i gamberetti pastellati e fritti che vedete in foto. Ma vi voglio dare un'altra ricetta, della quale non c'è la foto perché ce la siamo mangiata prima di riuscire a fotografarla...
Gamberetti in salsa agrodolce
Ingredienti per 4 persone
400 g di gamberetti
3 spicchi d'aglio
3 fettine sottili di zenzero
3 cucchiai di olio.
verdure bollite a piacere
Per la salsa:
2 cucchiai di aceto
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaino di maizena
¼ di tazza d'acqua
1 cucchiaio di zucchero.
Per prima cosa preparate la salsa: riunite tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate bene. Tenete da parte. Sgusciate i gamberetti; tritate grossolanamente aglio e zenzero. A fiamma molto vivace, scaldate l'olio in un wok, unite l'aglio e lo zenzero e lasciate friggere mezzo minuto. Unite i gamberetti e friggeteli 3 minuti, mescolando. Unite la salsa e cuocete, a fuoco vivace e mescolando, per 2 minuti. Servite caldo.