Da tempo, Piero Romano, produttore di olio extra vergine di oliva nella Fattoria San Sebastiano di Strongoli, mi sollecitava perché andassi a trovarlo. L’occasione propizia è capitata durante il mio ultimo periodo di vacanze. La lontananza spesso non aiuta a visitare le realtà produttive che vorrei conoscere, ma il caso ha voluto, trovandomi a Taranto, che la cosa si rendesse possibile.

Ho potuto così visitare la sua azienda agricola, un’oasi immersa nel verde degli ulivi tra il dolce sali scendi delle colline strongolesi. Un’antica struttura risalente alla fine del 1700 che Piero sta recuperando nel rispetto dell’architettura originaria.

Ma non solo, per salvaguardare la tradizione e per non dimenticare le nostre origini, Piero ha creato in un’ala della fattoria, un museo contadino, che, attraverso visite guidate, permette di conoscere le antiche procedure della lavorazione dell’olio d’oliva.

Il suo è un uliveto di 25 ettari coltivato nel rispetto delle normative previste dall’agricoltura biologica e costituito per la maggiore da piante secolari, e in parte da ulivi più giovani. Da qui il suo olio biologico ottenuto dalle cultivar : Tonda di Strongoli, Carolea, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea, Biancolilla, Leccino, Frantoio e Coratina.

L’ho potuto apprezzare la sera del mio arrivo, quando, insieme alla sua famiglia ho assaggiato molte tipicità locali arricchite da un ingrediente che ritengo determinante nell’esito dei piatti. L’aroma e il profumo degli olii d’oliva sono fattori essenziali per la buona riuscita di una preparazione. E’ di fondamentale importanza la loro scelta e la loro presentazione, affinché il consumatore effettui una scelta consapevole, soppesando la qualità e non facendosi ammaliare ingannevolmente da prezzi che non hanno nulla a che fare con il ‘vero olio d’oliva di qualità’.

Questa raccomandazione che ormai a più voci, molti da anni stanno comunicando, è rivolta anche a chi si occupa di ristorazione. Leggere sfoghi come questo qui di seguito, fa chiaramente capire lo stato d’essere del momento che stiamo vivendo.

“Quando ho iniziato a percorrere la strada dell’olio d’oliva ho voluto puntare sulla qualità, convinto che, chi lavora bene, col tempo venga riconosciuto. Non avevo però ahimè considerato un dio maggiore che regna supremo anche nel mondo dell’alimentazione. Parlo del Dio Denaro, sovrano incontrastato, che, col suo potere, relega la qualità umiliandola in un angolo! Ma non solo, la meraviglia più grande è stata la delusione della ristorazione medio alta che, nonostante si spacci per paladina della qualità, finisca per adottare scelte olistiche assai discutibili.” Piero Romano

Concludo ricordando che, due cucchiai al giorno di olio extra vergine di oliva, sono un ottimo presidio medico per contrastare le malattie cardiovascolari.