Eataly ha aperto a Roma il 21 Giugno dello scorso anno.
Io l'ho visitato per la prima volta nel Gennaio 2013.
Perché? Perchè seguo gli insegnamenti di Lessing e vivo pensando che l'attesa del piacere sia essa stessa il piacere. Quindi ho atteso che la novità scemasse, che i più si saziassero di questa e il meglio restasse tutto per me, per un’esperienza che avevo immaginato ma che entrando mi ha dato molto più del pensabile.
Vi ricordate il film Titanic di Cameron? Lo strappalacrime macinasoldi di fine anni ‘90? Avete presente la scena della scoperta della nave da parte degli ospiti? Le espressioni di stupore con la musica in sottofondo che accarezzava lo strabilio degli arredi in un turbinio di lusso accecante? Ecco, parafrasando potrei dire che Eataly è stato il mio Titanic, mi ha prima conquistata con la sua magnificenza, con le pareti di vetro dell’Ex Terminal Ostiense in cui ha trovato dimora, con i suoi scaffali pieni dei miei più recondidi desideri resi realtà e racchiusi, per la prima volta, tutti in un unico luogo, con dei ristoranti tematici di un livello che mai, mai prima d’ora ad Ostiense s’eran visti e infine mi ha schiantata contro l’iceberg della mia dieta. Ma giuro, ne è valsa davvero la pena.
Della storia d’amore Naima/Eataly – perché di questo si tratta, senza se e senza ma - vi parlerò presto, ma per ora vi presento il lato “serio” della faccenda, con l’aiuto della gentilissima Maria Angela Spitella dell’Ufficio Stampa Eataly Roma, che gentilmente ha accettato di rispondere ad alcune mie curiosità circa il mondo di Eataly.
D) Lurisia, Gragnano, Mulino Marino e Roi sono solo alcuni dei marchi di prestigio che possiamo trovare da Eataly Roma. Come vengono scelte, tra le tante presenti in Italia, le marche che entrano a far parte di questo parterre?
R) Le marche Lurisia, Gragnano, Mulino Marino e Roi sono state scelte con criteri ben precisi. Alcune di esse sono da anni accanto al patron di Eataly, Oscar Farinetti amicizie e stima uniscono questo rapporto decennale, una collaborazione che crea un circolo virtuoso. Ad esempio i Farinetti e Felice Marino sono uniti dalla storia partigiana. Per Lurisia la scelta è stata obbligata. L'acqua sgorga da una piccola sorgente delle Alpi Marittime piemontesi. Lurisia nasce alla luce del sole, a 1416 mt in un ambiente incontaminato, lontano da ogni possibile fonte d’inquinamento. È leggerissima e povera di sodio. Gragnano è il massimo che offre la pasta italiana. Semola di altissima qualità, un'acqua con un perfetto equilibrio, quella dei monti Lattari, e l'essiccazione come avveniva un tempo, a bassa temperatura e l'aria di Gragnano, unita al soffio dei maestri pastai. Eataly cerca e offre sempre il meglio.
D) Una serie di video sul canale youtube di Eataly recitano: “mangi bene, vivi meglio”. Come interpreta Eataly il concetto del “mangiare bene”?
R) Per Eataly mangiare bene vuol dire vivere meglio e significa utilizzare cibi di qualità. Buoni per natura, ovvero fatti con cose sane. Molti dei nostri prodotti sono presidi Slow-Food e questo significa qualità che si ottiene anche con la scelta di prodotti certificati. Inoltre mangiare bene significa anche conoscere quello che immettiamo nel nostro corpo, ed è per questo che cerchiamo di comunicare, a chi entra nel nostro negozio, informazioni che lo aiutino a conoscere le materie prime e la loro provenienza. La didattica è un pilastro fondamentale della filosofia di Eataly, che permette la conoscenza di ciò che si mangia e offre gli strumenti a tutti per mangiare meglio, conoscendo ciò che si immette nel proprio corpo.
D) Nel manifesto di Eataly al punto 4 si sostiene che il target di clienti è: tutti. Non credete però che i prezzi dei prodotti a volte limino questo insieme di individui e facciano si che non tutti possano far spesa da Eataly?
R) Spendere di più per mangiare meglio è un esperienza che i nostri clienti fanno volentieri. Consapevoli della qualità di ciò che comprano e che mangiano. I prezzi sono accessibili a tutti. Garantiamo prezzi convenienti e sostenibili. Mettiamo spesso anche i prodotti in promozione. Non abbiamo carta fedeltà ma, semplicemente diamo a tutti la possibilità di usufruire delle nostre promozioni. Dietro alla qualità ci sono uomini e donne che producono cibi e bevande con criteri ben precisi e che, attraverso il loro lavoro, permettono alle nuove generazioni di crescere.
D) Il più grande Eataly del mondo (tra quelli finora aperti) è proprio quello di Roma. Da cosa è stata dettata la scelta dell’imponente struttura di 17.000 mq che lo ospita, l’ex air terminal Ostiense?
R) Eataly non vuole fare nuove costruzioni, ma recuperare immobili dimenticati. L'ex air terminal, costruito dall'architetto Julio Lafuente, è stato utilizzato per 37 giorni in occasione dei mondiali di Italia '90. Da allora ha vissuto in totale abbandono, passando da discoteca, a centro commerciale, a rifugio per gli afgani, fino ad essere del tutto abbandonato. Ora è diventato il tempio della cucina italiana, ha tolto il quartiere dal degrado e creato lavoro per 500 giovani.
D) “Grazie Roma, grazie Lazio”; questa frase campeggia all’ingresso dell’ex terminal Ostiense e ringrazia la Regione e la Città degli ottimi prodotti che vi mette a disposizione. A partire dall’acqua. Il parere di Eataly sull’acqua romana è importante anche perché da sempre c’è, nella città, una diatriba tra chi ama l’acqua capitolina (ricca di sapore e di minerali preziosi) e chi invece la denigra elogiando l’uso continuo e quasi esclusivo delle acque imbottigliate.
R) Eataly usa per fare il pane e la birra l'acqua di Roma che è buonissima. Facciamo 30 tipi di pane diversi nel nostro forno a legna con un piano rotante di 3 metri di diametro. Abbiamo anche una vera e propria fabbrica della birra che produce dal vivo le birre artigianali.
D) Chi entra da Eataly viene sopraffatto dalla meraviglia dell’ambientazione, dagli scaffali pieni di ricercatezze e delizie uniche nel loro genere, dal profumo dei cibi in cottura nei vari ristorantini tematici. Ma Eataly non è solo questo, anzi, è veramente molto di più: è corsi, seminari, eventi e didattica per le scuole.
R) Uno dei pilastri della filosofia di Eataly è la didattica. Ed è anche uno dei motivi per i quali Eataly è nata. Dal 2007 quando è stato aperto il negozio di Torino la didattica, i corsi, i seminari, gli eventi e la didattica per le scuole e i pensionati, sono state sempre curati con molta attenzione. Ad Eataly si fanno corsi gratuiti, per i bambini delle scuole elementari e per i pensionati. Ai primi si insegna la stagionalità della frutta, della verdura, a leggere le etichette, la composizione dei cibi. Abbiamo creato per loro dei giochi attraverso i quali si avvicinano al cibo e alla sua storia. Per i pensionati facciamo dei corsi per cucinare “Piatti ricchi con ingredienti poveri”. Questa è una caratteristica che ci distingue dai comuni mercati. Inoltre facciamo lezioni di varia cultura enogastronomica, per italiani, e per stranieri, per bambini accompagnati dai genitori, con gli specialisti di Eataly e di Slow Food. Inoltre corsi di degustazione e laboratori del gusto.
D) Parliamo del futuro. Cosa bolle in pentola per Eataly Roma?
R) Ad Eataly Roma bolle sempre qualcosa in pentola, anche perché si parla di cibo e di cucina. Abbiamo in programma una grande festa per il nostro primo anno di vita il 21 giugno e il 28 e 29 giugno un evento davvero speciale: la cotta del Parmigiano Reggiano: Fuoco al mito. Umberto Beltrami nel piazzale antistante il nostro negozio di Roma, dalle 21 alle 23, preparerà il parmigiano davanti a tutti, pronto per essere assaggiato.
x5