E’ solito sentir dire che riaffiorano i ricordi guardando vecchie foto. Sicuramente vero, ma avete mai provato a chiudere gli occhi mentre sentite il profumo di un vino?
Ebbene, ora chiudo i miei. Vedo una distesa verde tra colline e vigneti nel silenzio della natura. Sono con Cristian Specogna, ricondotta dal profumo di un vino friulano di sua produzione, il Picolit, un vino antico che amo per la sua particolarità.
Un vitigno a bacca bianca autoctono dei colli orientali del Friuli, il cui nome ha origine dai suoi piccoli acini. Una produzione esigua conseguente al cosiddetto aborto floreale. Un fenomeno a causa del quale, molti fiori della vite non si trasformano in frutti.
Ricordo la mattina che andai a trovare Cristian. Arrivata in anticipo, fatto assai insolito per una ritardataria senza speranza come me, approfittai per passeggiare in esplorazione nell’ambiente circostante.
Tutto era molto tranquillo, e, persa con lo sguardo verso il saliscendi di colline destinai quel tempo per recuperare energia, per lo meno, per come la recupero io, stando a contatto con la natura. Giunta l’ora dell’appuntamento mi avviai.
Mi accolse sorridente un giovane ragazzo, Cristian Specogna.
Mi raccontò di suo nonno che, dopo un’esperienza lavorativa in Svizzera, tornato in Italia,volle investire sui Colli di Rocca Bernarda acquistando un appezzamento di terreno. Furono poi Graziano e Gianni, i figli, che diedero linfa vitale e primo impulso all’azienda che ora trova continuità con i nipoti Cristian e il fratello Michele.
L’opera di promozione dell’azienda e del territorio di Corno di Rosazzo a livello internazionale, ha riconosciuto a Cristian Specogna l’assegnazione dell’Oscar Green 2010 per la categoria “Esportare il vino” relativa alla selezione regionale della Coldiretti.
Inoltre è promotore insieme ad altri giovani produttori del vino bianco Blanc di Cuar, che, in dialetto friulano, significa Bianco di Corno. Questo vino è ottenuto da uve tocai, termine che non dovrei utilizzare, vista la delibera dell’Unione Europea che ci impone di usare in alternativa il nome “Friulano”. Non ci va giù, ma è così! Ormai il Tokaji,è ungherese! Noi italiani abbiamo il Blanc di Cuar, più che un nome, una poesia!
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Il profumo del vino è profumo di territorio
Il Picolit, vitigno autoctono dei colli orientali del Friuli
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