Archivio Storico 2011-2017

x5

Maltus Faber

24 Aprile 2013
la birra che fa battere il cuore di Genova
A volte capitano cose strane. E’ quello che è successo a me, ritirando la posta in un piovoso mattino di Gennaio, quando ho trovato un volantino pieghevole messo lì da chissà chi, e ho scoperto che a pochi passi da casa mia vive e prospera un birrificio che porta avanti antiche tradizioni birraie con l’entusiasmo dei tempi moderni.
Ovviamente non ho perso tempo di fronte all’entusiasmante novità, e già al telefono ho fatto conoscenza con la simpatia “ruspante” di Massimo Versaci, accordandomi con lui per un intervista che, devo dirlo, un paio di birre avrebbero reso ancora più “gustosa”!

Massimo, parlami un po’ della Maltus Faber…

Allora, intanto il nostro è un microbirrificio, dove produciamo Birra Artigianale.
Il nostro stabilimento è nato sulle “ceneri”, se vogliamo dire così, dell’antica Fabbrica di Birra di Genova.
Infatti, tutto quello che vedi qui intorno era un tempo adibito alla fabbricazione della birra, vieni, ti faccio vedere una cosa.
(mi mostra una pavimentazione con scritto a mosaico “CERVISIA 1906-07” – vedi foto)
Visto? Agli inizi del 900 c’era la “Fabbrica di Birra Cervisia”, poi acquisita prima dalla Dreher e infine dalla Heineken, che ne ha poi operato la “dismissione”. Un dettaglio “storico” interessante è che nel periodo Dreher la fabbrica aveva al suo interno, oltre che all’area produttiva, anche una scuola di Mastri Birrai, dove i giovani venivano da ogni parte del paese ad imparare il mestiere di Birraio.

Sì, ma voi come avete cominciato?

Noi abbiamo voluto in qualche modo ridare “lustro” ad una realtà che secondo noi ha segnato la storia di Genova. Ovvio, non abbiamo iniziato subito così. Noi abbiamo cominciato per passione, io nello specifico ho cominciato il mio “percorso” collezionando tappi, lattine e bottiglie di birra!
Diciamo che abbiamo iniziato prima con qualche cotta sperimentale, per autoconsumo, poi abbiamo visto che la cosa, diciamo così, “ci riusciva bene”, e abbiamo deciso di provare ad ingrandire la produzione.
Il mio socio, Fausto Marenco detto “il Faber” (io sono il Maltus…), ha contattato un’associazione culturale che ci ha dato le prime “dritte” e grazie alla quale abbiamo realizzato un impianto pilota e abbiamo prodotto le prime cotte di birra, inizialmente collegate esclusivamente all’associazione stessa.
In seguito, in base a quello che intendevamo produrre, abbiamo realizzato l’impianto vero e proprio.
Vuoi vederlo?

Certo!

(Mi conduce all’interno dello stabilimento).
Ecco, questo è il “cuore” della nostra fabbrica, dove avvengono tutti i processi produttivi e fermentativi che portano al risultato finale, fino all’imbottigliamento.
Ora, devi sapere che il nostro impianto non è stato acquistato già pronto, come accade di solito, ma realizzato su un progetto specifico grazie alla collaborazione con una ditta specializzata nella lavorazione dell’acciaio per scopi alimentari.
Il nostro è quindi un impianto unico, di progetto proprietario, che può servire da modello per nuovi impianti e realtà produttive, e questa è già una bella soddisfazione.

Ok, ma adesso mi parli della vostra birra?

Dunque, la nostra è una Birra Artigianale, non pastorizzata e non filtrata, e quindi viva, attiva, che arriva fresca fino al momento del consumo.

Che differenza c’è tra la vostra birra ed i prodotti commerciali?

La differenza che c’è tra la grande distribuzione e la produzione artigianale, e cioè che sono due prodotti totalmente diversi. La birra di produzione industriale è, mi dispiace dirlo perché sembra una parolaccia, una birra “cadavere”, una birra morta. Questo accade perché la pastorizzazione, che come tu saprai molto bene avviene ad alte temperature, uccide i lieviti e ne blocca completamente l’attività.
La nostra birra invece è una birra “viva”, perché viene prodotta con processi naturali che partendo dalle materie prime, e cioè da malto e luppolo, unitamente al lievito, permettono di realizzare un prodotto di alta qualità.
L’assenza di processi di pastorizzazione e filtrazione consente di mantenere la birra ”viva”, perché i lieviti proseguono la loro naturale attività per tutto il suo ciclo vitale, che può quindi arrivare fresca sino al momento del consumo finale.
Inoltre, la nostra birra viene rifermentata in bottiglia, perché al momento dell’imbottigliamento aggiungiamo una piccola quantità di zuccheri che, grazie all’attività dei lieviti rimasti in sospensione, permette un affinamento del gusto e lo sviluppo naturale di bolle di anidride carbonica che conferiscono alla birra una frizzantezza naturale, senza bisogno di addizionamenti artificiali.
Guarda… (mi apre una cella dove ci sono molte bottiglie collegate a manometri)
Ecco, qui le nostre birre completano il loro sviluppo e grazie a questi manometri possiamo controllare che la fermentazione proceda senza problemi.
Qui accanto ci sono le nostre birre… (mi mostra uno scaffale pieno di bottiglie, tutte diverse tra loro).

Mi parli un po’ di loro?

Tutte le nostre birre sono prodotte partendo sempre dallo stesso ceppo di lievito, che ne determina il “profilo aromatico”, senza l’aggiunta di aromi di alcun tipo.
Quindi, tutte le note olfattive e gustative sono ottenute solamente dalla miscelazione di malti e luppoli, senza artifici di nessun genere. Allora, noi abbiamo quattro diverse produzioni, le birre “bandiera”, quelle “speciali”, le birre “da meditazione” e quelle “occasionali”, dette anche “stagionali”.

Che differenze ci sono?

Le birre bandiera le cosiddette birre “base” e sono quattro, la Bianca, la Amber Ale, la Blonde e l’Ambrata.
La Bianca e la Blonde hanno in comune il colore chiaro, più velato nella Bianca, ed una bella schiuma bianca e compatta.
La Bianca ha un gusto fine, morbido, con un aroma leggermente agrumato che la rende fresca e dissetante.
La Blonde invece ha un gusto più “spumeggiante”, dall’aroma molto fruttato ed agrumato, con una nota di pompelmo.
Entrambe le birre sono adatte ad accompagnare primi piatti leggeri, conditi con pesto o sugo di noci, torte di verdura, carne e pesce bianco, la Blonde inoltre è ottima con le focacce.
Per contro, la Amber Ale e l’Ambrata hanno in comune il colore ambrato, con la schiuma chiara e durevole.
La Amber Ale ha un gusto molto fruttato, con sentori di pompelmo, arancio e mandarino, che finiscono in una nota di caramello.
L’Ambrata al contrario ha le note fruttate più delicate, ma con un caramello più accentuato.
Entrambe sfumano nell’amaro, senza però “battere in testa”.
A differenza delle prime due si accompagnano con piatti dal sapore marcato, come pasta al ragù, lasagne, cacciagione, roastbeef, cibi affumicati, salumi e formaggi stagionati.
Un ottimo abbinamento è la Amber Ale con la pasta alla carbonara!

Bene, poi mi hai parlato delle Birre Speciali…

Adesso ti parlo di quelle da meditazione…
Dunque, le birre da meditazione sono birre “serie”, che non possono essere guardate come le classiche birre “da pasto”. Certo, non mancano di abbinamenti gastronomici, ma sono le tipiche birre con cui potresti passare una serata con gli amici a parlare.
La Extra Brune è una birra scura e complessa, con molte note aromatiche di caffè, caramello, cioccolato e frutta secca, che può essere bevuta da sola, come nella tradizione delle birre da meditazione, ma anche in accompagnamento a diversi cibi. E’ ideale come accompagnamento di crostacei, ostriche, formaggi stagionati, pasticceria secca, ed è davvero eccellente con il classico panettone genovese!
La birra Imperial è ancora più complessa ed “impegnativa”, perché è ispirata alle antiche birre prodotte in Bretagna e poi esportate in Russia, alla corte degli Zar. Vedi come è scura?

Ricorda un po’ la Guinness…

Brava! L’Imperial è una birra liquorosa, robusta, con note di caffè e cacao, che si accompagna bene ai dolci al cioccolato. Conosci qualcuno che ama i sigari? Regalagliene qualche bottiglia, ti ringrazierà.
Entrambe le birre di cui ti ho parlato hanno la versione “Barricata”, nella quale vengono affinate per almeno sei mesi in botti precedentemente usate per il Brunello di Montalcino, operazione che le arricchisce di note vinose, ancora più complesse di quelle della versione “basic”.
Sai che se te ne faccio assaggiare una, e ti dico che è liquore, tu ci caschi?

Ora però le speciali…

Qui abbiamo la Brune, che è stata creata ispirandosi alle antiche birre d’abbazia.
E’ una birra scura, dall’aroma tostato controbilanciato dalla dolcezza di una nota di cioccolato fondente.
Pur avendo degli aromi complessi è una birra versatile, che può sostenere un pasto dall’inizio alla fine.
Anche questa però non è che vada bene con tutto, capiamoci.
Accompagna bene crostacei, carni alla griglia, salumi piccanti e pasticceria secca.
Vuoi una ricetta al volo? Scotta con la Brune dei crostacei, come si fa molto più banalmente col vino, e fammi sapere…
A completare la gamma delle birre speciali abbiamo la Triple, che per il colore, anche se più intenso, ricorda la Bianca e la Blonde. Ha una bella schiuma bianca, con un aroma speziato molto intenso, e un gusto agrumato molto energico che si accompagna bene a selvaggina, salumi, frittura di pesce, verdure fritte, farinata e, ci crederesti? Formaggi accompagnati da marmellate assortite!

Poi hai parlato di Birre Occasionali?

Sì, e stagionali. Sono le birre che produciamo per particolari occasioni o ricorrenze.
Una su tutte è la nostra “Birra di Natale”, che viene prodotta appunto per le festività natalizie, è che è proprio una birra ”spumeggiante”! Ha un aroma caldo e speziato, con note di biscotto, caramello e cioccolato. E’ una birra che scalda, ma di brutto, ed è adatta ad accompagnare i lauti pranzi natalizi.
Poi abbiamo la Blonde Hop, che è stata prodotta per il secondo compleanno del birrificio, e la Triple Hop. Entrambe conservano le caratteristiche delle versioni “base”, ma grazie all’aggiunta della luppolatura a freddo i loro aromi sono stati resi più intensi e forti. In una parola: esplosivi!
Possono essere abbinate come la Blonde e la Triple originali, ma danno il meglio da sole, e sono ideali come aperitivo! Sono edizioni speciali, disponibili solo in fusto.
Infine, abbiamo la birra “in primis…”, cioè un’edizione speciale della birra prodotta nella nostra prima cotta del 2008, che abbiamo prodotto in tiratura limitata, in ricordo di quella storica data.
E’ una birra fresca, dolce, di grande equilibrio, ma è soprattutto un pezzo da collezione.
E per finire, qui c’è la birra “Locomotiva”, che è stata prodotta come “omaggio” all’autobiografia di Francesco Guccini, presentata a Sestri Levante il 7 maggio 2010.
Ne sono state prodotte solo 600 bottiglie, in un’edizione per collezionisti, anch’essa ormai esaurita.

Cos’altro mi puoi dire?

Posso dirti che molte delle nostre “bambine” ci hanno dato delle grosse soddisfazioni.
La Bianca è stata premiata con il 3° posto a Miss Pasturana 2009, la Blonde ha avuto una menzione speciale a Birra dell’Anno 2007.
La Triple è stata inserita nella Guida Slow Food 2011, e così l’Extra Brune, che è stata anche 2° classificata a Birra dell’anno 2007 e 3° classificata a Birra dell’anno 2008 nella sezione “Birre ad Alta Gradazione”.
Una vera fuoriclasse.
L’Ambrata infine non solo si è classificata al 1° posto al premio “Una cruda per il crudo” di Langhirano nel 2010, ma è stata inserita anche nella Guida Slow Food del 2009, dove è stata indicata come “Birra Etichetta” e “Birra di Assoluto Valore”, un riconoscimento dato solo a 22 birre.

Sono molto belle anche le etichette…

Vedi, anche in questo vogliamo che le nostre birre abbiano un carattere, che le distingua dai prodotti della grande distribuzione.
Una volta erano un po’ più “fantasiose”, ora siamo più seri, segno che stiamo crescendo…
Vuoi vedere il nostro piccolo museo?

Eccome!

(andiamo al piano superiore, dove in varie teche ci sono bottiglie, tappi, foto che raccontano la storia del sito produttivo – vedi foto). Ecco, qui c’è la nostra storia, le foto dello stabilimento Cervisia, tutte le nostre produzioni, le etichette, le pubblicità, i gadget. E’ da questa storia che siamo partiti, ed è in base a questa che ci siamo posti degli obbiettivi.

Quali sono i vostri obbiettivi Massimo?

Oltre che produrre una buona birra, ma buona con la B maiuscola?
Vedi, noi per la produzione ci ispiriamo alle antiche birre d’abbazia, alla tradizione belga, ma riteniamo anche che sia molto importante che la birra venga “accostata” al suo territorio d’origine.
Vogliamo far capire quanto la birra e la sua fabbricazione abbiano “tessuto” la storia di Genova, e per questo motivo, in coordinamento con la Compagnia della Birra di Genova, promuoviamo in continuazione eventi dove la birra si accompagna ai piatti tipici della nostra tradizione…

Ad esempio?

Uno su tutti è stato il “Birra in Carrozza” del 2005, che abbiamo ambientato sul trenino storico di Genova-Casella. Anche “Birre Trappiste in Abbazia”, ambientato in un’abbazia del 400 di Genova, è stato una figata.
Inoltre, organizziamo molti corsi per la produzione casalinga della birra, come “Facciamo la birra in Compagnia”.
Tutti i nostri eventi mirano non solo a far degustare birra di qualità, ma anche a promuovere il suo accostamento ai prodotti della nostra cucina, per far capire a chi non lo sa, perché magari conosce solo i prodotti della grande distribuzione, che la birra a Genova ha fatto davvero la storia….
Ma soprattutto, vogliamo promuovere il consumo della “buona birra”, quella artigianale, quella che alla storia ha dato davvero un “sapore”.
Per questo ci rendiamo disponibili anche per visite, degustazioni, ordini.
Certo, non siamo un pub, quindi non è che le persone possono venire qui ed ordinare una birra.
Però, sul nostro sito si trovano tutte le informazioni, e ci sono tutti i locali dove si possono trovare le nostre birre. Perché la birra è storia, e la storia non può finire nel dimenticatoio…

Non c’è proprio altro da aggiungere, cari lettori, e come direbbe la WB, questo è tutto, amici!

Nota: Per degustazioni, ordini ed informazioni potete collegarvi al sito www.maltusfaber.com, o scrivere ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o telefonare al 340/1230069.
(Si ringrazia Massimo Versaci per la sua simpatia, disponibilità e per la deliziosa birra che mi ha offerto…)
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it