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Dalle sorelle Gosetti al web

01 Novembre 2012
Dida Griner e le ricette tradizionali milanesi
Daniela Mari Griner, Dida per gli amici di cucina, di mestiere è moglie, madre e nonna grintosa, ma nel tempo libero è una delle voci più interessanti di Universo Cucina, il noto forum di gastronomia. La sua passione per la scrittura culinaria, però, ha radici molto più lontane, e che fanno sognare chiunque appartenga a questo mestiere. Negli anni ’70, infatti, fu assunta come redattrice presso la prestigiosa rivista “La Cucina Italiana” (“rivista che entrava nella mia famiglia da quando era uscito il primo numero, prima con la nonna, poi con i miei genitori e infine con me. Era la nostra Bibbia culinaria” commenta orgogliosa Dida).

A quel tempo la rivista era diretta da Anna Gosetti della Salda, una figura ormai divenuta mitica fra gli addetti ai lavori. “Era una donna formidabile a cui devo tantissimo, specialmente al rigore in cucina, alla cura dei piatti, alla qualità degli ingredienti e alla ricerca continua delle tradizioni italiane."

Cosa si ricorda di quel periodo, Dida?

“La signora Gosetti era molto severa con i suoi dipendenti ma giusta e se c’era da fare una lode non mancava di farla. La vita di redazione era frenetica, avevamo da provare tante ricette prima di scegliere quelle giuste da pubblicare. Inoltre non si parlava solo di cucina ma anche della vita di casa, per cui c’erano anche altre rubriche che erano seguite sia da redattrici interne sia da collaboratori esterni.”
“Fui assunta da Anna Gosetti a 23anni. Provenivo da un’agenzia pubblicitaria; in redazione avevo il compito di scrivere le ricette in accordo con il cuoco. Questo mi dava la possibilità di passare tanto tempo nella cucina interna della rivista e di imparare molto. Ebbi poi l’incarico di trovare ricette facili e veloci da proporre alle donne che lavoravano e che avevano poco tempo da passare in cucina; infine Anna mi affidò il compito di girare per i bar più famosi di Milano alla ricerca del barman perfetto e dei cocktail e degli aperitivi più amati dai cittadini. I barman venivano poi alla rivista a rifare i loro aperitivi migliori e ne inventavano anche di nuovi. “

“Bei tempi”, assicura Dida. “Si lavorava molto ma le soddisfazioni erano anche molte. Quando mi sono sposata, la signora Gosetti mi diede la possibilità di lavorare part-time, in anticipo sui tempi, e successivamente mi consentì di lavorare da casa: consegnavo i miei lavori alla rivista tramite fattorino. Altra figura importante della rivista era Mina Gosetti della Salda: era lei la famosa signora Olga che firmava le risposte a tutte la valanga di lettere che arrivavano in Redazione. Siccome era un’eccellente fotografa professionista, era sempre lei ad immortalare i piatti che finivano sulla rivista.”

Dida poi accenna ad una vera e propria pietra miliare della storia gastronomica italiana, al cui lavoro di redazione prese attivamente parte. “Uno dei lavori che ricordo con maggior piacere è stata la revisione del libro “Le ricette regionali italiane” (il monumentale testo al quale Anna Gosetti della Salda lavorò due anni interi, ndr). In particolare io ebbi il compito di verificare che le ricette fossero veramente quelle tradizionali. Avevo a disposizione una delle più belle biblioteche di libri di cucina mai viste, appartenente alla rivista. Era una gioia spulciare volumi vecchi e antichi, che mi riportavano ai tempi andati e a ricette che neppure avevo mai sentito nominare. La mia curiosità cresceva e mi ha portato a ricerche sempre più approfondite sulla cucina milanese, quella tipica della mia famiglia.” (continua)
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