Non si può passare da Ceglie Messapico senza assaggiare il Biscotto di Ceglie, presidio Slow Food.
Così Apulia Turismo, che ha organizzato il tour enogastronomico in provincia di Brindisi, ci ha portati a visitare l'antico forno San Michele, di Giuseppe Allegrini e Maria Franco, e abbiamo potuto assistere in diretta alla preparazione del famoso Biscotto.
Le varie fasi della preparazione le potete trovare qui: http://laura-rangoni.blog.espresso.repubblica.it/pane_al_pane/2012/04/il-biscotto-di-ceglie-messapico-del-forno-allegrini.html
Come ogni prodotto che si fregia della preziosa chiocciola, anche il biscotto di Ceglie è interamente confezionato a partire dai prodotti del territorio.
Il piscquett'l, come viene chiamato in zona, è tradizionalmente preparato da centinaia di anni, praticamente in ogni famiglia, con numerose varianti, ed era usato sia come dono in occasione delle nozze, sia nelle principali ricorrenze e feste comandate. Per questo motivo si è pensato di codificare la ricetta e tutelarla.
Chi mi conosce però sa che la mia vera passione non sono i dolci, ma i salati da forno, per cui, da curiosa ficcanaso, ho osservato anche la preparazione di una delle mie passioni: i taralli. Quelli che prepara Giuseppe Allegrini sono eccezionali. Ho tentato di estorcergli la ricetta, ma non ha ceduto nemmeno alla minaccia di indicibili torture. Posso però dirvi che non è bollito, ma cotto direttamente nel forno a legna, e gli ingredienti sono olio, vino bianco secco, farina di grano tenero e lievito.
Uscita dall'impastatrice, la pasta viene passata in una macchina che credo abbiano chiamato grissinatrice e tagliata a mano. Poi un signore più veloce di Schumacher ha preso un singolo "grissino" e lo ha girato sul mignolo, dandogli la classica forma circolare. Disposti su una teglia sono stati poi posti in forno.
E veniamo alle frise. Di quelle non vi racconto nulla, perchè ero troppo intenta a mangiarle...
Se volete saperne di più o farvi spedire a casa queste meraviglie: http://www.fornoalegnaallegrini.it/index.php