Iniziando a scrivere un articolo come questo che presuppone che io debba spiegarvi in maniera semplice e stringata cosa comporta una scelta come quella vegetariana o vegana nella vita di chi fa una scelta come questa mi sono chiesta da dove dovessi partire per fare un discorso semplice ma se proprio vi devo dire la verità la cosa non mi sta risultando per nulla facile.
Infatti, se dovessi proprio partire dalle basi ciò che mi verrebbe da dirvi è che qualcuno decide di diventare vegetariano o vegano approssimativamente per 2 ragioni diverse o magari per entrambe (almeno in alcuni casi): la prima è una ragione salutistica quindi o perché questa persona è intollerante a qualcosa, in genere il latte ed di latticini sono in cima alla lista ma anche lieviti o una serie di sostanze soprattutto di origine animale e molto lavorate sono appena sotto dopo i latticini, o perché tende ad avere problemi di peso e di valori particolarmente fuori range, la seconda è etica, ossia ad un certo punto della vita la persona si chiede se sia giusto o meno cibarsi di creature senzienti che provano sentimenti di dolore e gioia.
Non illudetevi però, non basta sentire pietà per gli animali che mangiamo per diventare vegan o vegetariani, come si dice, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare e questo modo di dire ben si presta a quest'argomento, infatti per chi dei vegan che dice che per dirsi davvero amanti degli animali non bisogna cibarsene mi viene da dire che sì, in linea di massima potrei essere d'accordo ma l'abitudine e l'imprinting culturale sono molto difficili da cancellare e non tutti riescono o vogliono farlo, pur sentendosi sinceramente amanti degli animali.
Detto questo mi presento, sono Kia, fondatrice e amministratrice di 'Equo, eco e vegan' e sono vegetariana dal 2000 e vegan dal 2007.
Perché l'ho fatto? Per etica, ma se prima del 2000 voi mi aveste chiesto se io amassi o meno gli animali non avrei esitato nel rispondervi dicendovi di sì, seppur me ne cibassi regolarmente. A partire da questo mi sento di spezzare una lancia per tutti quelli che almeno per ora si trovano in questa situazione. Per arrivare a fare certe scelte bisogna innanzitutto inquadrare bene la situazione che ci circonda nel nostro quotidiano e nelle scelte apparentemente banali che riempiono le nostre giornate.
Mi spiego meglio: quante delle persone che si nutrono di animali o di loro derivati pensano davvero cosa è ciò di cui si stanno nutrendo? Sappiamo tutti la risposta, quindi ciò che penso è che benché tale scelta mi stia davvero molto a cuore, credo sia giusto lasciare la libertà piena alle persone di decidere cosa fare in merito, escludendo terapie shock che a mio avviso portano solo ad una chiusura sull'argomento!
Detto questo, la seconda domanda che generalmente un vegano (perché sì il vegetariano qui è molto più 'facilitato') sente farsi è: ma allora cosa mangi? La risposta è semplice: tutto e molto di più!
Perché è davvero così: da vegan si apprezzano alimenti mai visti né considerati prima come tofu, seitan, tempeh, alghe, okara, farine come quella ceci, di farro,di kamut, ma anche la tanto dimenticata carne dei poveri fatta dai tanti legumi che la natura ci dona, ricchi di minerali, vitamine ma soprattutto amminoacidi che associati ai cereali permettono una TOTALE sostituzione delle proteine animali in una dieta vegan... Insomma una serie di alimenti che d'improvviso si smascherano e si presentano come fantastiche e goduriose alternative a carne, pesce, latticini e snack!
Cosa accade poi? che con un po' di attenzione si scoprono valori perfetti nelle analisi del sangue, diminuiscono intolleranze alimentari fino quasi a scomparire, si acquista facilmente un normopeso senza rinunce né rimpianti...
Insomma... diventare vegan è davvero bello ma anche molto molto interessante, per questo per chi di voi vuole buttarsi nel provare ricette dal mondo vegan proporrò qui i miei cavalli di battaglia e le mie sperimentazioni in merito di cucina vegan e 100% cruelty-free: buona scoperta!
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