Il nome 'frègula', erroneamente chiamata frègola in un orribile tentativo di italianizzazione, probabilmente deriva dal verbo latino 'frangere', che significa frantumare, sminuzzare, fare a pezzi. Questo tipo di pasta di semola deriva dal cuscus, in particolare dal cuscus israeliano, probabilmente tramandato e poi modificato fino a formare la nostra fregula per via delle incursioni arabe che ci furono in Sardegna intorno al 700. A Calasetta e a Carloforte un piatto tipico, che deriva direttamente dal cuscus tunisino, è il cascà o cashcà.
Alcune popolazioni liguri si spostarono in Tunisia per la pesca del corallo e colonizzarono Tabarka, poi, però, a causa dei problemi con la popolazione araba e dell'esaurimento del corallo, si spostarono a Carloforte, portando la tradizione del cuscus modificata formando il cascà, che non prevede la carne.
Ecco come fare la fregula in casa: in una scivedda (nome sardo di una conca di terracotta) si mette, per iniziare, un cucchiaio di acqua al centro con attorno un po' di semola di grano duro e con un movimento rotatorio e veloce si fanno delle piccole sfere unendo l'acqua alla semola. Allo stesso modo, a piccole dosi, si mette acqua e semola fino a quando non raggiungerete la quantità desiderata. A questo punto si mette in forno a tostare e poi si può conservare per qualche mese.
Ci sono tanti modi per preparare la fregula, ad esempio con il cavolfiore, le olive e la salsiccia fresca, o con il radicchio e zafferano o con l'agnello ed i carciofi e così via.
Qui proporrò la ricetta più famosa della fregula, cioè quella con le vongole:
Prima di tutto bisogna preparare 400 grammi di frègula fresca (se piace tostarla) e mettere a spurgare 1 kg di vongole (o arselle) per qualche ora in acqua e sale. Poi, c'è bisogno di qualche cucchiaio d'olio, un pezzo di peperoncino piccante, un pomodoro secco salato, 2 spicchi d'aglio e 2 cucchiai di concentrato di pomodoro.
Mettete le vongole (o arselle) in un tegame coperto e cuocetele a fiamma alta fino a quando non si aprono, poi filtrate l'acqua e tenetela da parte e sgusciate le arselle lasciandone alcune con il guscio se volete decorare il piatto. Mettete i due spicchi d'aglio in una padella con olio, peperoncino e il pomodoro secco che avrete precedentemente tritato. Nel momento in cui l'aglio diverrà dorato, aggiungete 2 cucchiai di concentrato di pomodoro e fate rosolare.
Versate un litro di acqua e quando bolle, aggiungete le arselle sgusciate, l'acqua precedentemente filtrata e la fregula. Fate cuocere circa dieci minuti (15 se tostata) e, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, correggete di sale.
Si mangia a piacere brodosa o più asciutta guarnendo con peperoncino, prezzemolo e qualche arsella con guscio.
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