Archivio Storico 2011-2017

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Fregula

17 Novembre 2011
Un piatto arabo in Sardegna
Il nome 'frègula', erroneamente chiamata frègola in un orribile tentativo di italianizzazione, probabilmente deriva dal verbo latino 'frangere', che significa frantumare, sminuzzare, fare a pezzi. Questo tipo di pasta di semola deriva dal cuscus, in particolare dal cuscus israeliano, probabilmente tramandato e poi modificato fino a formare la nostra fregula per via delle incursioni arabe che ci furono in Sardegna intorno al 700. A Calasetta e a Carloforte un piatto tipico, che deriva direttamente dal cuscus tunisino, è il cascà o cashcà.
Alcune popolazioni liguri si spostarono in Tunisia per la pesca del corallo e colonizzarono Tabarka, poi, però, a causa dei problemi con la popolazione araba e dell'esaurimento del corallo, si spostarono a Carloforte, portando la tradizione del cuscus modificata formando il cascà, che non prevede la carne.
Ecco come fare la fregula in casa: in una scivedda (nome sardo di una conca di terracotta) si mette, per iniziare, un cucchiaio di acqua al centro con attorno un po' di semola di grano duro e con un movimento rotatorio e veloce si fanno delle piccole sfere unendo l'acqua alla semola. Allo stesso modo, a piccole dosi, si mette acqua e semola fino a quando non raggiungerete la quantità desiderata. A questo punto si mette in forno a tostare e poi si può conservare per qualche mese.
Ci sono tanti modi per preparare la fregula, ad esempio con il cavolfiore, le olive e la salsiccia fresca, o con il radicchio e zafferano o con l'agnello ed i carciofi e così via.

Qui proporrò la ricetta più famosa della fregula, cioè quella con le vongole:

Prima di tutto bisogna preparare 400 grammi di frègula fresca (se piace tostarla) e mettere a spurgare 1 kg di vongole (o arselle) per qualche ora in acqua e sale. Poi, c'è bisogno di qualche cucchiaio d'olio, un pezzo di peperoncino piccante, un pomodoro secco salato, 2 spicchi d'aglio e 2 cucchiai di concentrato di pomodoro.
Mettete le vongole (o arselle) in un tegame coperto e cuocetele a fiamma alta fino a quando non si aprono, poi filtrate l'acqua e tenetela da parte e sgusciate le arselle lasciandone alcune con il guscio se volete decorare il piatto. Mettete i due spicchi d'aglio in una padella con olio, peperoncino e il pomodoro secco che avrete precedentemente tritato. Nel momento in cui l'aglio diverrà dorato, aggiungete 2 cucchiai di concentrato di pomodoro e fate rosolare.
Versate un litro di acqua e quando bolle, aggiungete le arselle sgusciate, l'acqua precedentemente filtrata e la fregula. Fate cuocere circa dieci minuti (15 se tostata) e, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, correggete di sale.
Si mangia a piacere brodosa o più asciutta guarnendo con peperoncino, prezzemolo e qualche arsella con guscio.
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