Ripercorrendo la storia della cucina italiana è possibile notare che quasi tutti i piatti di cui oggi si vanta la gastronomia nascono dalle consuetudini della cultura contadina e popolare.
Abbiamo tanti esempi di cibi poveri, che da pasti delle mense rurali e popolane, sono passati alle tavole borghesi, acquistando posizioni di rilievo nelle preparazioni di grandi chef. Uno di questi cibi è sicuramente la zucca, forse l'ortaggio più versatile che si trova in cucina, grazie alla possibilità che offre, di spaziare tra ricette salate e dolci, in mille combinazioni.
Ne esistono diverse specie, se ne contano circa novecento e si possono trovare nella loro piena maturazione da agosto a gennaio, anche se si conservano tutto l'anno in ambienti con temperature costanti.
La zucca è un ortaggio molto virtuoso, essendo ipocalorico, ricco di vitamina A, C, betacarotene, potassio, calcio e fibre.
È l'ingrediente base di risotti, tortelli, gnocchi, zuppe, minestroni, creme e dolci come soufflè e marmellate, ed ogni regione o singola città italiana ha il suo piatto tipico in cui essa è protagonista.
A Napoli, soprattutto con l'arrivo dell'autunno, non può mancare sulle tavole un appetitoso piatto di 'pasta e cocozza'.
Un piatto semplice che molti chef hanno introdotto nei loro menù, per cui è facile trovare in pranzi di stile una portata di pasta con la zucca, naturalmente con le dovute rivisitazioni per raffinarlo, mantenendo però il sapore originale.
Per preparare la 'pasta e cocozza' napoletana occorre la zucca napoletana, il tipo allungato con buccia scura e legnosa e di colore fortemente arancione. Poi l'aglio, il peperoncino per smorzare il dolce della zucca, il prezzemolo gigante e soprattutto la 'pasta ammescata' che oggi si compra già confezionata con la dicitura pasta mista, invece qualche anno fa si otteneva conservando gli avanzi di pasta corta o di pasta lunga spezzati. Consuetudine nata dalle nostre nonne, che negli anni quaranta acquistavano la pasta sfusa e gli spezzoni, che i salumieri recuperavano dai fondi dei sacchi, venivano venduti a metà prezzo con il nome di pasta ammescata.
Quindi prendete un chilo di zucca, tagliatela a dadini, in una casseruola, lasciate soffriggere due spicchi d'aglio in 100 ml. di olio extravergine, versate la zucca e con un po' d'acqua stufatela, finche si disfa; salate e unite un pezzo di peperoncino.
A parte cuocete la pasta a metà cottura e poi unitela alla zucca.
Aggiungete un mestolo d'acqua di cottura della pasta e completate la cottura.
Alla fine unite del prezzemolo tritato, lasciate riposare pochi minuti e impiattate.
Eduardo De Filippo era un grande estimatore della pasta e cocozza e lui consigliava l'utilizzo di pasta tipo conchiglioni affinchè la pasta potesse accogliere la passata di zucca, 'come una connola (culla) che accoglie il riposo di un bambino'.
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