Archivio Storico 2011-2017

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bisato: alla brace, in tecia, con polenta...

18 Ottobre 2011
il serpente buono della cucina
L'anguilla, uno dei piatti per eccellenza della cucina veneta.
Si tratta di un pesce della famiglia degli Anguillidae ed è diffusissima nel mio Delta del Po e tra le valli di Comacchio.
Da noi si chiama bisato, vermetto, o come dicono quelli che non vogliono parlare dialetto 'bisatto', con due t. Sì perché dovete sapere che noi veneti ci 'dimentichiamo' molto spesso delle doppie, si dice infatti che i sardi hanno raccolto le doppie che i veneti hanno lasciato cadere, e quindi sovente, per cercare di parlare italiano, mettiamo le doppie anche dove la parola in dialetto rende di più!
Infatti non è simpatico definire l'anguilla vermettino? Rende proprio l'idea di affettuosità che lega noi polesani a questo pesce, che spesso ha salvato la cena di parecchie persone che non avevano nulla da mangiare.
Di conseguenza l'anguilla spunta molto spesso nella vita del Polesine. Feste parrocchiali e feste politiche sono caratterizzate dalle anguillette ai ferri con la polenta. Qui la procedura è molto semplice: si lavano i pezzi di anguilla o le anguillette piccole con un po' di aceto per togliere la loro scivolosità, si cospargono con olio e si mettono sulla brace girandole spesso. Sono cotte in pochi minuti, quando la pelle si è sgrassata e asciugata.
Un'altra maniera molto apprezzata di fare l'anguilla è la classica: fritta. Anche qui deve essere accompagnata da polenta e la procedura è sempre molto semplice: si lavano i pezzi di anguilla con acqua e aceto, si asciugano, si infarinano e si buttano nell'olio bollente. Quando sono ben dorati si asciugano su carta assorbente e si mangiano ben caldi.
A Rovigo, la mia città, si l'anguilla si prepara in umido in tecia, cioè in pentola.

Ingredienti:
1 anguilla di medie-grandi dimensioni
2 spicchi di aglio
1 cipolla
qualche cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 bicchiere di aceto bianco
sale, pepe, olio evo, un po' di prezzemolo

Preparare un soffritto con cipolla e aglio e quando si sono imbionditi si aggiungono i pezzi di anguilla ben lavati e asciugati. Si girano un po' da una parte e dall'altra e si sfumano con l'aceto, aggiungendo sale e pepe. A questo punto si aggiunge il concentrato di pomodoro e il prezzemolo tritato. Si chiude con il coperchio e si cucina per una quindicina di minuti a fuoco basso. Servire le anguille con un po' di tocìn (il loro sughetto) e polenta. Se avanza sugo ci si può condire la pasta il giorno successivo.
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