Archivio Storico 2011-2017

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Mieli di nettare e mieli di melata

06 Ottobre 2011
Proseguiamo nella conoscenza del miele
Ora voglio entrare al cuore di questa prima 'ciucciata di mieli con le dita' con una prima grande notizia per voi, notizia che racconta le due grandi famiglie dei mieli. Questo avviene nei vini tra rossi, bianchi e rosati, negli oli tra i blend , i mono cultivar ecc.
I mieli sono un modo, un'intenzione, con la quale i fiori e le piante hanno deciso di parlare con noi scegliendo le api come... interpreti. I fiori parlano con noi anche in altri modo, con i loro colori, colori che noi vediamo nitidi, con mille sfumature.
Ma ai fiori non bastava parlare con noi attraverso i loro colori, hanno aggiunto i profumi per parlare anche al nostro naso, oltre che agli occhi. Poi, non contenti e non essendo dotati di parola, e nemmeno di movimento, hanno deciso di produrre un liquido, che si chiama nettare, dal quale le api con un processo che vi dirò più avanti nel tempo ricavano mieli. Così i fiori hanno ottenuto ciò che volevano. Baciarci in bocca, un grande atto d'amore. Le api permettono così, attraverso i mieli, ai fiori di baciarci in bocca e... dentro. Come a dire: siamo tutt'uno. La prima grande famiglia dei mieli perciò è quella del mieli di nettare, anima dei fiori.
Ma la natura qui, su questo pianeta che ragiona, ha deciso di andare oltre. Doveva accontentare tutti i vegetali, che non parlano, ma pensano. Come accontentare perciò gli alberi? Le orgogliose e immense querce, gli ontani,gli aceri, le betulle, gli abeti. Anche loro volevano baciarci in bocca, per amore, sappiatelo. Ecco che tra le mille e magiche sinergie esistenti in natura nel mondo degli insetti appare sulle pagine della terra un contratto millenario e silente, firmato con firme indelebili che si chiamano inni alla vita. L'ape, collaborando con gli afidi e le metcalfa, nome strano ma grandiosamente efficace, riescono ad arrivare al sangue dei mastodonti vegetali: le linfe. Sì, l'umile pidocchio, dotato di utile strumento pungitore e idem la metcalfa pruinosa, estraggono su gentile invito, si fa per dire, delle api, le linfe dai grandi alberi cibandosene, ma lasciandone cadere nel sottobosco preziosissime micro-gocce di linfa surplus, indigerita e da loro escreta limpida e sanissima. Le api bottinano queste micro-gocce di linfa e ne ricavano l'altra grande famiglia dei mieli: i mieli di melata.
Sui vasetti la troverete descritta come 'melata di bosco o di foresta'. Volendo fare un improprio abbinamento direi che generalmente i mieli di nettare si potrebbero definire, se parafrasassimo i vini, come i grandi bianchi: in genere mieli più delicati, eterei, chiari, quasi sempre, ma non sempre. I mieli di melata potrebbero esser paragonati invece ai grandi rossi: corposi, profondi, sangue della terra, sangue delle foreste e dei grandi alberi, frutto della millenaria simbiosi tra api, pidocchi e metcalfa. I grandi alberi ringraziano.
Mieli d'oro a tutti.
Il vostro honey maker personale... del Cavolo.
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