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I frutti di bosco, un tesoro nell’ombra

01 Giugno 2015

Piccoli alleati del gusto e della salute

Con questa definizione si identificano in generale tutti i frutti commestibili che crescono nel sottobosco, accomunati generalmente da una crescita a cespuglio fitto piuttosto invasiva e una brutta tendenza ad essere protetti da robuste e affilate spine.

I frutti di bosco non sono difficili da coltivare, ma di solito vengono ricercati in natura, poiché se coltivati hanno bisogno di moltissimo spazio per dare un buon raccolto.

Utilizzati spesso per conserve, marmellate, sorbetti e sciroppi, se consumati freschi presentano un altissimo contenuto di vitamina C, e sono molto indicati per i bambini, che ne apprezzano i colori vivaci. A differenza della cugina fragola infine, raramente danno origine a intolleranze.

Vediamo nel dettaglio questa numerosa e discreta famiglia.

Lampone: rossi e simili alle more, hanno proprietà digestive e depurative, specie lo sciroppo che se ne ricava. Sono i frutti di bosco meno calorici.

Mora: nera o rossa (quando è acerba), la mora è la protagonista indiscussa delle zone incolte, in quanto il rovo, che è il nome comune della pianta da cui ha origine, ha un carattere terribilmente invasivo. Ha poteri astringenti, ed è una buona alternativa al limone in caso di diarree da calore.

Mirtillo: nero/bluastro una volta maturo, il mirtillo è noto tra tutti i suoi cugini per il contenuto in vitamina A, superiore a quello di vitamina C, che ne ha fatto un vero e proprio toccasana per la salute della vista. Non molti invece sanno che è utilissimo mangiarlo anche in seguito a intossicazioni alimentari, e che è un vero alleato contro le malattie dell’apparato urinario e contro i disturbi alla circolazione sanguigna, grazie alla sua azione fluidificante, disinfettante e antibatterica.

Sembra che un consumo regolare di mirtilli abbia un vero e proprio effetto sciogli-colesterolo.

Assieme al lampone è il più semplice da coltivare in vaso.

Ribes: nero o rosso, è noto per la sua azione benefica sull’apparato respiratorio. Il ribes nero è più ricco in ferro e potassio, quello rosso in vitamina A.

Uva Spina: è poco diffusa sul mediterraneo in quanto richiede un clima più freddo rispetto ai suoi cugini. Ricca come tutti i frutti di bosco in vitamina C, è anche una buona fonte di fibre ed ha un leggero potere lassativo, che ne fa un buon disintossicante per l’intestino.

Nel Nord Europa, dove è più diffusa, è usata anche per la vinificazione.

 

Una curiosità, tutti i frutti di bosco non andrebbero mai lavati con acqua, perché perdono immediatamente profumo e sapore.

La cosa migliore sarebbe lasciarli immersi per qualche minuto in vino bianco secco o in alcool da liquori, per poi scolarli e farli asciugare sulla carta da cucina. 

 

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