Archivio Storico 2011-2017

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Le Palacinche

11 Luglio 2011
Il dolce dell'esodo
Le Palacinke: un dolce istriano che tutti gli istriani hanno mangiato fin da piccoli e che tuttora adorano, anche in tarda età, a più di 60 anni dall'esodo. Sembrano delle crêpes, ma più probabilmente sono i ricordi legati a quel piatto che le rendono diverse ed uniche. Ricordi di un tempo spensierato, delle gite in barca, della guerra, dell'esodo da Pola, degli amici scomparsi, della casa abbandonata. Un piatto semplice, dolce come questi ricordi, legato alla tradizione, dietro al quale si cela la storia di una vita intera, radicata in usanze ormai obsolete, e che ha attraversato il mare e le frontiere, come parte del bagaglio culturale di un popolo esiliato. Ecco perché il loro sapore è unico e speciale.
Questo delizioso dolce, di origine austriaca, nelle sue diverse versioni è diffuso in tutta Europa, a cominciare dalla Francia con la tradizione delle crêpes dolci. Il nome tedesco, Palatschinken, è stato italianizzato e ancora oggi nei ristorantini e trattorie dell'Istria si ritrova nei menù con il nome, leggermente slavizzato di palacinke. 'Palacinke, omelettes, crepes... girila, voltila, semo là' . Qualcuno le distingue per lo spessore, ma anche per il ripieno. La tradizione richiede la marmellata di albicocche, o al massimo fragola, ma ci sono gli amanti del ripieno di noci, dei semi di papavero, e oggigiorno la nutella la fa da padrona, per ... far piacere ai nipoti!
La ricetta è semplicissima, sempre tratta dal prezioso libretto di Iolanda de Vonderweid: per una ventina di crêpes servono 2 uova intere, 130 g di farina, 300 ml di latte, 60 g di burro. In una terrina mettere la farina, un pizzico di sale, aggiungere il latte e le uova una alla volta e mescolare bene, finché la pastella è scorrevole ma non troppo liquida; prendere la padellina di ferro smaltata da crêpes (oppure la crepiera elettrica) e sciogliervi una bella noce di burro, appena sciolto versare il burro fuso nell'impasto e amalgamare. Scaldare bene la padellina col burro rimasto e versare mezzo mestolo di impasto,quando diventa opaco è il momento di girarlo con una paletta piatta antiaderente, circa 1 minuto per parte. Continuare fino ad esaurimento della pastella. Le palacinche devono risultare molto sottili. Farcirle a piacere con marmellata sciolta da un paio di cucchiai di acqua calda o con altri ripieni e arrotolare o piegare in quattro a fazzoletto. Riscaldare prima di servire, eventualmente anche in microonde, poi spolverare di zucchero a velo. Le crêpes vuote avanzate si possono tranquillamente surgelare oppure, arrotolate e tagliate a listarelle, si mettono in un buon brodo caldo con un trito di erba cipollina, per fare un'ottima Frittatensuppe.
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