Le visciole, un mondo meraviglioso che ho scoperto da quando mi sono trasferita a Roma. Si tratta di una ciliegia selvatica, che nasce spontanea tra i rami del Prunus Cerasus, chiamato familiarmente il 'Visciolo', appunto.
Con le visciole si possono preparare non solo delle ottime marmellate e confetture, ma anche un liquore molto raffinato chiamato Vin di Visciola, tipico delle Marche. Il procedimento è uguale per qualsiasi tipo di liquore fatto in casa: si prepara solitamente a luglio, con un Kg di visciole messo dentro a contenitori di vetro e si aggiunge dello zucchero per farle macerare bene, per un mese al sole e poi al buio fino a settembre. A questo punto ci si procura un bel po' di mosto e si aggiunge alle visciole messe in macerazione, un litro di mosto per ogni chilo di visciole, e si lascia riposare fino a febbraio, quando si filtra e si gusta.
Una delle delizie più conosciute nel Lazio è senza dubbio la crostata di ricotta è visciole. Le più buone si mangiano nei forni e nelle cucine Kasher del Ghetto ebraico.
In realtà si tratta di un dolce abbastanza semplice da eseguire, a patto di avere delle buone visciole ovvio!, l'unica difficoltà è quella di non mischiare assolutamente la visciole con la ricotta. In pratica bisogna fare un bello strato con la confettura di visciole e poi spatolare molto delicatamente sopra la ricotta lavorata. Consiglio quindi una tortiera con i bordi abbastanza alti, proprio per permettere agli ingredienti di non sfuggire!
Si dice che la ricetta originale della crostata sia un segreto custodito gelosamente in ogni famiglia, questa è quella che molto gentilmente mi hanno passato dal mio ristorante ebraico preferito.
Ingredienti:
350 gr di zucchero
350 gr di farina
100 gr di burro
½ bustina di lievito
300 gr di ricotta fresca (possono essere 150 gr di mucca e 150 di pecora)
3 uova
300 gr marmellata visciole
un pizzico di sale
Preparare la pasta frolla con 350 gr di farina, 100 gr di zucchero, 2 uova, lievito e il pizzico di sale. Formare una pallotta e metterla a riposare per un po' in frigo. Nel frattempo si lavora la ricotta con lo zucchero rimasto e l'uovo. Volendo qui si può aggiungere anche un bicchierino di liquore Strega. Stendere un disco di pasta frolla, ricordandosi di tenerne da parte un po' per formare le strisce poi. Metterlo in una tortiera imburrata e infarinata, o coperta con foglio di carta forno bagnata e strizzata. Spalmare bene la marmellata sul fondo e coprire lentamente con il composto di ricotta. Metterci sopra le striscioline di pasta frolla e mandare in forno a 180° per 1 ora. Far raffreddare bene e a piacere spolverare con zucchero a velo.
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I mille e uno usi delle visciole
l'affascinante frutto del prunus cerasus
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Papille gustative