Nell'alimentazione moderna l'utilizzo dell'orzo va sempre più diminuendo, ed è un male.
Questo cereale infatti, utilizzato soprattutto nella produzione di alcolici quali birra e whisky ma anche per l'alimentazione degli animali, è una delle più antiche graminacee esistenti sul pianeta. Pianta rustica e resistente, a differenza del riso tollera anche la siccità e i terreni poco fertili, al punto che può essere coltivata persino in zone desertiche.
Dal punto di vista nutrizionale l'orzo vanta qualità di tutto rispetto, utilissime anche nei regimi alimentari ipocalorici. Molto digeribile, contiene amido, zuccheri, proteine (un piatto d'orzo può sostituire una bistecca), oltre a buone quantità di vitamina A, B1 e B2. L'elevato contenuto in particolare in vitamina A ne fa l'alimento adatto per quei bambini che non sopportano le carote, rendendolo un alleato per la prevenzione dei disturbi alla vista. Contiene inoltre la vitamina PP, tipica della carne e degli alimenti proteici, che lo rende indicato nei regimi vegetariani.
Di sapore gradevole, è il cereale a più basso indice glicemico, il che lo rende indicatissimo per l'alimentazione dei diabetici.
Grazie alla massiccia presenza di fibre, l'orzo si gonfia moltissimo in cottura, favorendone l'utilizzo per la preparazione di minestre e zuppe molto sazianti e ipocaloriche (l'orzo apporta 319 cal ogni 100 gr di prodotto).
L'orzo contiene inoltre molti minerali tra cui fosforo, calcio, ferro, potassio e magnesio, che lo rendono un alimento ricostituente e rimineralizzante soprattutto nel caso di diete molto rigide.
Infine, l'orzo contiene due principi attivi fondamentali, l'ordeina e la maltina, che ne fanno anche un alimento curativo. Grazie alla presenza di queste due sostanze infatti, questo cereale ha proprietà rinfrescanti, disintossicanti ed emollienti, ed è utile in caso di infiammazioni e/o infezioni dell'apparato digerente, come preventivo per l'ulcera sia gastrica che duodenale e per i disturbi di fegato, oltre che come lassativo per i casi di stipsi infantile e senile. Favorisce inoltre l'assimilazione dell'amido e il fissaggio del ferro da parte dell'organismo.
Grazie alla maltina, l'orzo ha anche una provata azione calmante, infatti mangiare una zuppa d'orzo nel pasto della sera aiuta a dormire meglio.
Per l'alimentazione umana vengono utilizzati 5 tipi di orzo:
- Orzo Duro: o orzo originario, praticamente l'orzo come arriva dai campi. E' oramai scomparso dall'alimentazione moderna.
- Orzo Tenero: è l'orzo duro privato della parte più esterna, viene utilizzato nella produzione di birra e whisky.
- Orzo Perlato: è l'orzo che ha subito processi di sbiancatura, brillatura e lucidatura, in un trattamento analogo a quello subito dal riso. Privato della crusca, è l'orzo più povero dal punto di vista nutrizionale. Si trova in tutti i supermercati.
- Orzo Integrale: è l'orzo che viene sottoposto a trattamenti di pulitura e brillatura, ma che mantiene la crusca. Rispetto al perlato ha quantità maggiori di sostanze nutritive, però necessita di ammollo preventivo prima della cottura. Si trova solo nei negozi specializzati in agricoltura biologica.
- Orzo Decorticato: ottimo compromesso tra perlato e integrale, l'orzo decorticato ha subito la decorticazione, che lo ha privato della parte più esterna della buccia, ma che gli fa conservare intatte tutte le altre caratteristiche nutritive. Prodotto in diffusione grazie all'avvento dell'alimentazione macrobiotica, lo si trova nei supermercati ben forniti.
Oltre all'orzo dal punto di vista alimentare, sono molto numerose le applicazioni fitoterapiche che si possono ricavare da questo cereale.
Il decotto d'orzo, per esempio, si prepara facendo bollire 40/50 gr di chicchi d'orzo decorticato per 30 minuti in 1 litro e ½ d'acqua, fino a che i chicchi non sono ben gonfi. Si lascia macerare fino a che non è freddo e poi si filtra. Si può addolcire con il miele, e se ne possono bere fino a 5 tazze al giorno.
Dall'azione emolliente, digestiva, antinfiammatoria e ricostituente, è utile in particolare per le infiammazioni dell'apparato digerente. Può essere usato anche per applicazioni esterne, come decongestionante su occhi arrossati e su pelli irritate.
La farina d'orzo invece, bagnata in acqua tiepida e applicata come cataplasma, è utile per far maturare gli ascessi e per far 'venir fuori' gli ematomi.
In ultimo, l'infuso di malto è molto utile per favorire la montata lattea nelle puerpere.
Tornando alle applicazioni alimentari, l'orzo è protagonista di zuppe e minestre saporite e nutrienti.
Ecco una ricetta insolita, un po' diversa dalla minestra classica:
Orzo Piccante:
- 200 gr d'orzo integrale o decorticato
- 3 spicchi d'aglio
- 4 cucchiai di parmigiano o pecorino grattugiato
- 2/3 rametti di prezzemolo
- brodo vegetale o di dado vegetale q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
- peperoncino piccante in polvere q.b.
- sale q.b.
Lavate e lasciate in ammollo l'orzo per 12 ore. Mettete l'orzo in un tegame con i bordi alti, copritelo a filo con il brodo e fatelo cuocere aggiungendo brodo mano a mano che quello precedente evapora. Preparate un trito di prezzemolo e aglio, aggiungetelo all'olio assieme al peperoncino, e lasciate il tutto in infusione per almeno 30 minuti in modo da far liberare gli aromi nell'olio d'oliva. Finite di cuocere l'orzo facendolo ispessire come fosse un risotto, poi aggiungete l'olio aromatizzato e metà del formaggio grattugiato, mescolando con cura per amalgamare gli ingredienti.
Ungete una teglia piccola o una pirofila con un filo d'olio d'oliva (in alternativa potete foderarla con la carta da forno) e versatevi dentro l'orzo. Spolverate il tutto con il rimanente formaggio, aggiungete un giro d'olio d'oliva e infornate per 10 minuti a fuoco medio. Quando il formaggio avrà formato una crosticina, spegnete il forno e fate riposare il tutto per qualche minuto.
Servite caldissimo, accompagnato da crostini strofinati d'aglio.
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