La scazzetta a Napoli è quel piccolo copricapo rosso/fucsia che indossano gli uomini del clero, deriva da 'scuzzata'- schiacciata - e 'cuzzetto' - che è la parte bassa della nuca, dall'unione di queste parole nasce 'scuzzetta-scazzetta'.
No, non sto dando una lezione di lessico dialettale, ma è solo un prologo alla spiegazione del nome di una prelibatezza della pasticceria: 'la scazzetta'.
Questa spesso viene fregiata del titolo di specialità di pasticceria napoletana, niente di più inesatto, perchè è un dolce che nasce dalla fantasia pasticcera di Mario Pantaleone, fondatore nel 1868 dell'omonima pasticceria a Salerno, la quale vanta il privilegio di essere stata fornitrice ufficiale dei dolci di casa reale. Questa pasticceria autoctona, perchè una delle poche in Italia a non essere stata contagiata dalla promiscuità del bar, è allocata in una chiesa sconsacrata da Murat, nel bellissimo centro storico di Salerno e qui nel 1920 Mario Pantaleone, nipote del fondatore, creò questa delizia come dolcetto monoporzione, ossia 'pasta', come si definiscono i dolci monoporzione in Campania. Ebbe l'idea di chiamarla scazzetta dal colore e forma simile a quello del copricapo in precedenza citato.
Un dolce di pasta frolla, pan di Spagna, crema e fragole in cui si mescolano il sapore deciso del rum e la delicatezza delle fragoline, creando un connubio singolare, capace di soddisfare tutti i palati.
Infatti la storia recente narra il passaggio dalla pasticceria Pantaleone di personaggi come Gorbaciov, Clinton, la regina Margaret ed altri ancora per gustare la scazzetta, ma il più affezionato goloso sembra sia stato il papa WOITILA, per il quale ad ogni compleanno la pasticceria Pantaleone preparava grossi quantitativi di scazzette da inviare al Vaticano.
Come tutti i dolci passati dalla tavola dei Borboni, anche la scazzetta ha trovato un suo posto nelle pasticcerie napoletane e ne è nata anche una versione al caffè tipica della costiera sorrentina e una torta chiamata del cardinale.
Buone senza dubbio ma non originali.
Questa la dose per una torta di circa 24/26 cm, se si preferiscono i dolci piccoli basta usare le tegliette per le crostatine.
Pan di Spagna:
6 uova
300 gr di farina
300gr di zucchero
1 bicchiere d'olio di mais
1 bustina di lievito
Pasta Frolla:
gr 500 farina
gr 250 zucchero
gr 250 burro o margarina
5 tuorli
Crema chantilly:
gr 250 di panna montata
due cucchiai di zucchero a velo
Crema Pasticciera: (Anna Moroni fonte)
500 ml latte,
4 tuorli,
160 gr zucchero,
80 gr farina,
aroma rum,
una noce di burro
per la decorazione:
un bicchiere liquore alle fragoline
gr 300 fragoline di bosco
gr 50 fragoloni
gr 100 zucchero a velo
Preparate la pasta frolla e lasciatela riposare in frigo mezzora.
Nel frattempo preparate il pan di Spagna: mettete le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale in una terrina e, con l'aiuto di una frusta, sbattete il tutto fino ad ottenere un composto spumoso. A questo punto aggiungete l'olio e l'aroma, poi la farina e per ultimo il lievito setacciato, amalgamate bene, imburrate una tortiera, foderatela con uno strato sottile di pasta frolla che dovrete bucherellare con una forchetta perché non si deformi durante la cottura, versateci l'impasto del Pan di Spagna e cuocete in forno a 180° per una quarantina di minuti.
Crema pasticcera: fate bollire il latte, a parte in una terrina con una frusta lavorate i tuorli con lo zucchero ed incorporatevi poco alla volta la farina setacciata e l'aroma, sempre continuando a mescolare con la frusta.
Una volta amalgamato il tutto, versatelo nel latte e continuate la cottura, sempre rimestando, fino a quando la crema non si addenserà. Ci vorranno circa 15-20 minuti.
Trascorso il tempo, togliete dal fuoco ed aggiungete il burro.
Mescolate finchè non si sarà sciolto del tutto.
A questo punto versate la crema in una terrina e lasciatela raffreddare.
Per la crema Chantilly: in una terrina versate la panna fredda e aggiungetevi lo zucchero a velo e montatela con l'aiuto di uno sbattitore. Incorporate delicatamente la panna alla crema usando una frusta a mano con un movimento dal basso verso l'alto.
Raffreddate e poi tagliate la parte superiore del Pan di Spagna ricavandone uno strato sottile, bagnate con il liquore il rimanente Pan di Spagna che si trova all'interno dell'involucro di pasta frolla e spalmatelo con la crema.
Distribuite sulla crema due terzi delle fragoline, coprite con il sottile disco di Pan di Spagna (che non andrà bagnato).
Per la glassa: frullate le rimanenti fragole con lo zucchero a velo e un poco per volta formate una glassa piuttosto consistente che spalmerete sulla torta.
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