In Toscana con i termini zimino o inzimino si indicano piatti a base di verdure (bietole, erbette e spinaci) e di pesce.
Le origini del termine zimino non sono certe, ma tracce di esso ci sono già dal 1300.
Per alcuni la parola zimino ha origine dall’arabo samin che sta a significare sugo, condimento grasso, per altri sembra che l’origine della parola zimino sia da cimino che significa cumino, una pianta con i semi aromatici che venivano usati per insaporire i piatti anche in Toscana.
Pare che in un primo tempo con il termine zimino si indicassero dei piatti di magro, ora invece, come ho già detto, ci si riferisce a piatti di pesce o di calamai e verdure (con il termine calamai ci si riferisce in generale a quei molluschi che hanno la vescica d’inchiostro come le seppie, i calamari e i totani).
Lo zimino, soprattutto le seppie in zimino, è un classico della cucina fiorentina, anche se sembra che questo tipo di preparazione provenga dalle coste pisane.
E’ probabile che questa ricetta abbia origini povere/contadine quando si cercava di caricare con tante verdure delle dosi minime di pesce in modo da preparare un piatto saporito e che riempisse la pancia!
Ci sono due varianti della ricetta: c’è che usa fare un soffritto con gli odori classici (carota, cipolla e sedano) e chi preferisce utilizzare solo l’aglio e il prezzemolo, io vi propongo la seconda versione.
Seppie in inzimino
1 kg si seppie
800 gr di bietole
2 spicchi di aglio
prezzemolo
500 gr di pomodori (maturi o pelati)
un bicchiere di vino bianco
olio evo
sale
pepe
Pulite le seppie e tagliatele a listarelle.
In un po’ di olio extra vergine di oliva fate soffriggere l’aglio e il prezzemolo, unite le seppie e fatele insaporire per qualche minuto.
Aggiungete il bicchiere di vino e fatelo evaporare. A questo punto unite i pomodori tagliati a pezzettini fate cuocere per circa trenta minuti, aggiustate di sale e di pepe.
Passati i trenta minuti aggiungete le bietole lavate e tagliate a pezzettini.
Fate cuocere per altri 10/15 minuti, se si dovesse seccare troppo aggiungete un po’ di acqua calda.
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