“Partirono in mille…”
Genova è da sempre molto affezionata alla figura di Garibaldi. Come tutti sanno infatti, fu proprio da Genova che l’eroe salpò con i suoi mille volontari alla volta del Regno delle Due Sicilie, da cui sarebbe partita l’unità del Paese.
Ancora oggi un obelisco sulla scogliera di Quarto dei Mille, quartiere del levante genovese, evidenzia il punto esatto da cui partì la spedizione, mentre poco più avanti si trova un monumento dedicato ai mille eroi grazie al quale il nostro Paese venne unito.
Questo piatto venne creato per il primo centenario dell’unità, ed è quindi relativamente recente. Tuttavia mi pare giusto indicarlo, in occasione di questa ricorrenza, in quanto i suoi colori rappresentano proprio la bandiera italiana, sui cui colori ricorrono molte leggende. La più gettonata (e sicuramente la mia preferita) è quella che sostiene che la nostra bandiera doveva essere “bianca come la neve delle Alpi (il nord), rossa come la lava dei vulcani (il sud), verde come la speranza che l’Italia resti per sempre unita sotto un’unica bandiera…..”.
Marinaio Garibaldino (Garibaldin Mainâ):
- 20 gamberoni
- 6 seppie
- 1 ciuffo abbondante di prezzemolo
- 1 mazzetto di basilico
- 1 spicchio d’aglio
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale q.b.
Tritare aglio e prezzemolo. Pulire, lavare e tagliare a striscioline le seppie.
Scottare i gamberoni e sgusciarli.
Rosolare nell’olio il trito d’aglio e prezzemolo, unire le seppie, sfumare con il vino e lasciar insaporire una mezz’ora, fino a che non sono ben tenere. Aggiungere i gamberoni, cuocere il tutto per dieci minuti circa, quindi disporre su un piatto di portata rivestito con le foglie di basilico. Cospargere con prezzemolo e basilico tritati grossolanamente e servire tiepido, accompagnato da vino bianco.
x5
Gli Antichi Sapori di Liguria: Il Marinaio Garibaldino.
“Partirono in mille…”
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Papille gustative