Archivio Storico 2011-2017

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Gnochi de susini

04 Aprile 2011
Dall'Austria con nostalgia
Ci sono piatti che restano nella memoria di una persona come se fossero scritti nel DNA, per mio marito questo piatto sono gli Gnochi de susini, un dolce che mangiava spesso da bambino e ragazzo e che talvolta preparo anche io per coccolarlo. E’ un dolce povero di tradizione germanico-austriaca, diffuso a Trieste, in Istria, in Tirolo e nelle Alpi nord-orientali, piccole sfere di impasto contenenti al loro interno una sorpresa: un frutto di stagione o della marmellata. Un simbolo di vita, in omaggio alla Natura e per tale ragione, questi dolci erano ritenuti dei portafortuna. Parlando del background culturale degli gnocchi di susine, bisogna considerare la storia austriaca: all’epoca dell’impero austroungarico, la Boemia, che ora fa parte della repubblica Ceca, era austriaca e, visto che il paese era povero, i suoi abitanti emigravano nella capitale dell’impero. Il cibo boemo era molto apprezzato, in particolare i dolci, così spesso le donne trovavano lavoro come cuoche e ben presto questi piatti, molto semplici e nati per i poveri, divennero parte integrante della cucina austriaca, graditi anche ai nobili. Gli Gnochi de susini non sono semplicemente del cibo, ma rappresentano aspetti sociali, culturali, e storici dell’ex impero austriaco. La parola stessa con la quale sono indicati in tedesco, Marillenknödel, trae in inganno perché le Marillen in alcune zone dell’Austria sono le albicocche, mentre in altre sono delle prugnette gialle. Inoltre, proprio perché cibo “povero”, veniva spesso servito come piatto unico, preceduto da una minestra o addirittura come primo.
Questi gnocchi, preparati con lo stesso impasto degli gnocchi di patate, con all’interno una susina fresca, con zucchero e cannella al posto del nocciolo, oppure della marmellata di prugne, e poi bolliti in acqua, a cottura si ripassano nel burro in cui è stato abbrustolito pangrattato con cannella e zucchero semolato. “Dopo la bollitura, una passata nel burro fuso e "pan gratá". Poi, scolati, una passata di zucchero a velo, e per noi... festa in famiglia.” (Oscar Tommasini da "La Voce di Fiume").
La ricetta in dettaglio su http://www.lasignoradeifornelli.it/gnochi-de-susini/
Con la pasta avanzata, le massaie erano solite preparare dei chifeletti o chiffeletti. Sono mezzelune fritte formate da un impasto di patate lesse, preferibilmente gialle, farina, burro e uova. Vengono utilizzati come contorno, in particolare di carni arrosto ricche di fondo di cottura, oppure come dolce, passati nello zucchero appena fritti.
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