Il berlingozzo è un dolce toscano tipico soprattutto delle zone di Firenze, Pistoia e Prato. E’ un dolce antico di cui si ha traccia in documenti del ‘400 Veniva consumato nelle feste di carnevale, soprattutto durante il giovedì grasso, detto anche “berlingaccio” . E da “berlingaccio” sembra che derivi il nome del berlingozzo. A sua volta il termine “berlingaccio sembra derivare dal verbo berlingare che ha il significato di “spassaserla a tavola , di ciarlare con la pancia piena”, o da berlengo che significa “tavola da pranzo” oppure da un temine tedesco “bretling” che vuol dire “tavola”. Sono tutti significati che riportano al cibo e alla tavola, come se volessero sottolineare la voglia di spassarsela e di abbuffarsi durante questa festa.
La ricetta del berlingozzo, come ho già detto, è antica, sembra risalire ai tempi dei Medici quando veniva servito come antipasto. Oggi viene apprezzato inzuppato nel latte a colazione e a merenda ed è un buon dessert se accompagnato al vinsanto.

La ricetta prevede ingredienti estremamente semplici, la maggior parte di origine contadina, locale, come il vinsanto e l’olio extravergine di oliva. La forma classica di questo dolce è quella a ciambella e ha una consistenza morbida e un bel colore ambrato.

400 gr di farina
200 gr di zucchero
4 uova
la scorza grattugiata di un limone
1 bustina di lievito
80 gr di olio extra vergine di oliva
40 ml di vinsanto
100 ml di latte
1 cucchiaino di semi di anice (facoltativi)

Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l’olio, la scorza di limone e l’anice (pestato nel mortaio) Setacciate la farina e aggiungetela al composto insieme al lievito. Unite successivamente il latte, il vin santo e gli albumi montati a neve. Versate il composto in una stampo a ciambella precedentemente imburrato e infornate a 170° per circa 40 minuti.