Faccio outing.
Quando mio padre mi ha detto "vieni a pranzo da noi che ti preparo la calamarata" io ho visualizzato nella mente un piatto fumante di calamari al sugo.
Invece c'era anche la pasta, la cosiddetta "calamarata" che dà nome al piatto, una pasta liscia che ricorda il pacchero ma è lunga la metà, e così finisce per ricordare anche l'anello di calamaro, quello che solitamente viene fritto ma che, in questo caso, viene sacrificato sull’altare dei primi piatti sugosi.
Un piatto così semplice da realizzare ma così ricco di tradizione che non potevo non parlarvene e che vi consiglio di provare a cucinare.
Ingredienti (per quattro persone)
• 360 gr di calamarata
• 550 gr di calamari
• 400 gr di pomodori (o di pelati, dipende ovviamente dal periodo dell’anno)
• mezza cipolla
• 200 ml di vino bianco
• una manciata di prezzemolo tritato la momento
• 4 cucchiai di olio evo
• Uno spicchio di aglio
• peperoncino e sale q.b.
Mettete a rosolare l’aglio in una padella con l’olio evo e la cipolla tagliata sottilmente, quando il primo sarà imbiondito toglietelo e unite i calamari che avrete precedentemente pulito e tagliato ad anelli, sfumateli con il vino e unitevi i pomodori tagliati a pezzi e il peperoncino. Salate il tutto e fate cuocere per 10 minuti circa.
Intanto cuocete al dente la pasta in acqua salata, scolatela e fatela saltare in padella con il sugo, spegnete il fuoco, unite il prezzemolo tritato, mescolate il tutto e servite immediatamente.
Buon appetito!
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