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Polenta e spuntature di maiale

18 Aprile 2013
è sempre il momento giusto
Quando mi sono trasferita a Roma, la frase che più spesso mi sono sentita dire è stata: -Ah, sei veneta? Allora saprai fare la polenta! -
Ora, non è che è obbligatorio che io la sappia fare solo perché vengo dal Nord! Voglio dire, non credo che a Roma tutti i giorni nelle case si faccia la coratella, no?

Va bene, avrete capito tutti che questo è un patetico tentativo di mettere le mani avanti perché io, nonostante la mia origine, non mangio assolutamente volentieri la polenta!
Secondo me è qualcosa nel Dna delle nuove generazioni del Polesine: i nostri nonni ne hanno mangiata talmente tanta, ammalandosi spesso di pellagra, che ora si tende a mangiarne molto meno, vista anche la grande varietà di alternative che si possono portare su una tavola tutti i giorni.

Comunque, stavo dicendo, i miei amici romani mi chiedono se so fare la polenta.
Io allora rispondo di sì, tanto vuoi mai che mi mettano a cucinare.
Sì, volevano...
E non volevano una polenta qualsiasi. No, volevano quella con le spuntature di maiale.
- Quella con? - domando io curiosa.

E lì scopro un mondo.

Lasciando da parte la polenta, che conoscono tutti, concentriamoci sulle spuntature.
Sono delle costine di maiale che a Roma, e posso immaginare in tutto il Lazio, vengono cotte nel sugo. Poi questo ben di Dio viene adagiato su un letto di polenta e mangiato a quattro palmenti. Il sugo che avanza, se avanza, può essere usato per condire la pasta.
Quindi un piatto che riempie e di molteplici usi.
Solitamente era cucinato quando il maiale veniva ammazzato, oggi si può provare praticamente sempre, anche se magari è più un piatto indicato per quando fa freddo.
Un'ultima cosa: alle spuntature si può anche aggiungere qualche salsiccia bucherellata. Aumenta il gusto del piatto e rende la pietanza ancora più golosa.

Ovviamente, come per tutte le cose, esistono varie ricette di questo piatto. Ogni famiglia ha la sua, questa è quella che hanno insegnato a me.
Per quanto riguarda la polenta, i puristi la faranno sicuramente con la farina e tutti i crismi, mescolando almeno quaranta minuti.
Io, che sono la solita pasticciona, ho usato la polenta istantanea per comodità: 500 grammi di questa in due litri di acqua salata bollente e si mescola per otto minuti. Questa è ben sufficiente per almeno sei persone.

Ecco invece la ricetta delle spuntature, per sei persona: in un tegame capiente e abbastanza alto si mette un po' di olio di oliva, poi si fa un soffritto con cipolla, sedano e carota tagliati piuttosto sottili. A questo punto si aggiungono le spuntature e le salsicce, se si vuole, e le si fa rosolare bene. Per quanto riguarda la carne, contate un chilo
Si sfuma con vino e si aggiusta di sale e pepe.
Quando la carne sarà ben rosolata, si aggiunge un chilo di pomodori pelati, o anche un po' meno e si aggiusta con un po' di passata, e acqua fino a coprire bene tutta la carne.
A questo punto si abbassa il fuoco e si fa andare fino a che la carne non si stacca dalle ossa e il sugo si è rappreso.
Si fa poi il letto di polenta in ogni piatto e ognuno si prende la sua quantità di carne. Oppure se si è in tanti si può fare un piatto unico e mangiare collettivamente.
Non solo è buono, ma è un piatto che fa anche allegria!
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