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La mostarda di Cremona

08 Ottobre 2012
Una specialità della Macelleria Contini
Oggi vi racconto un prodotto della tradizione gastronomica cremonese: la mostarda di Cremona.

La sua presenza in tavola risale alla fine del 1300 grazie al ghiottone signore della città Gian Galeazzo Visconti. Oggi, dopo tanto tempo, cerco di farla scoprire soprattutto a chi non la mangia o non la conosce.

Per prepararla bisogna tagliare la frutta leggermente acerba a pezzi (pere, mele, albicocche, ciliegie, fichi, ananas, arance, mandarini, cedro, melone) e togliere la buccia.
Porla in un contenitore a macerare con lo zucchero per ventiquattro ore (circa mezzo chilo su un chilo di frutta).

Separare il liquido e farlo bollire per 5 minuti, versarlo poi sulla frutta e lasciarlo riposare per ventiquattro ore.

Ripetere l'operazione per tre volte.

Dopo di chè bisogna invasarla con gocce di essenza di senape a seconda del palato, più gocce per renderlo più piccante, meno per un gusto delicato.

Lasciate riposare al buio per almeno due settimane.

La mostarda è superlativa con il classico bollito cremonese, ma si accompagna con formaggi di vario tipo.

Di solito la preparo con arance, mele e pere ed ultimamente con l'ananas, è comunque consigliata frutta di stagione.
Buon lavoro e buon appetito.
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