Sono settimane ormai che durante la spesa settimanale in un noto supermercato, ogni volta che arrivo alla cassa con le carote nere, suscito uno stupore incredibile nella cassiera di turno.
In effetti mi sono resa conto che non è usuale acquistare carote nere e non è nemmeno facile trovarle in tutti i supermercati. Eppure le carote nere o purple carrot, perchè in realtà sono viola, sono poco conosciute.
La storia della botanica ci dice che le prime carote nascono viola in Afghanistan circa 5000 anni fa, giungono poi nel Mediterraneo nel medioevo e nel 1700 in Olanda vengono trasformate in arancioni in onore della dinastia degli Orange.
Da allora le carote arancioni sono le più diffuse e consumate soprattutto in Italia, infatti quelle viola sono più utilizzate in Inghilterra ed altri paesi europei.
Il colore viola di queste carote è dato dalle antocianine, ossia dei pigmenti idrosolubili con grandi proprietà antiossidanti e quindi importanti per combattere l'invecchiamento cellulare, la fragilità capillare e i processi infiammatori, gli stessi pigmenti presenti nei mirtilli, nell'uva nera e nelle melanzane.
Le carote arancioni, invece, sono ricche di betacarotene, una sostanza utile per la corretta crescita e riparazione dei tessuti.
Per quanto riguarda il sapore e la consistenza, non vi è alcuna differenza tra le arancioni e le viola e anche per il consumo, le preparazioni sono svariate, da quello crudo all'utilizzo cotto.
La scelta nutrizionale ideale sarebbe il consumo pari di entrambe, infatti io le preparo anche insieme, ad esempio bollite e condite con olio, aglio ed aceto.
Sono ottime anche per preparare dolci e colorare marmellate o gelatine alimentari.
Per acquistarle, i supermercati dove sembra non manchino mai sono la catena Auchan ed Esselunga.
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