Archivio Storico 2011-2017

x5

La Simmenthal

06 Settembre 2012
storia di una scatoletta
Chi non conosce la Simmenthal, quella simpatica e pratica scatoletta che, nelle afose serate estive, porta un po’ di frescura in tavola ed evita di sudare attaccate ai fornelli? Gradita ai bambini per il suo aspetto vivace e accattivante, la Simmenthal è un prodotto tutto italiano che vanta una storia affascinante.

Nacque da un’idea di Pietro Sada, che attorno al 1880 vendeva in una piccola bottega di Milano un lesso sotto sale molto apprezzato dai clienti. Per allargare sempre di più la sua rete di vendita, nel 1881 Sada studiò i processi di conservazione di allora ed iniziò a confezionare la sua carne in una scatoletta.

Dovrà però arrivare il 1923, quando il figlio di Pietro Sada, Gino Alfonso, fonderà la Simmenthal, sceglierà il marchio ed inizierà la produzione su scala industriale (inizialmente a Monza), per far assomigliare il prodotto a quello che conosciamo noi oggi.

Successivamente la produzione verrà trasferita ad Aprilia, dove la ditta risiede tutt’ora.
La carne compie un lungo viaggio prima di potersi fregiare del marchio Simmenthal e della simpatica mucca sulla scatoletta. Attraverso rigidi controlli vengono selezionati capi di bestiame provenienti da mandrie allevate al pascolo, e quindi con un’alimentazione prettamente naturale.
Dai capi che superano i controlli vengono selezionati i tagli magri, circoscritti al solo muscolo rosso che viene disossato e mondato, quindi cotto, surgelato e trasportato secondo i dettami della catena del freddo. Una volta giunto allo stabilimento di confezionamento, il prodotto viene inscatolato ed inviato alla fase più importante della produzione, la sterilizzazione, in cui la lavorazione ad elevata temperatura impedisce la proliferazione di microorganismi patogeni che potrebbero comprometterne la qualità e la salubrità. Una volta trasformata nella ben nota scatoletta, la Simmenthal viene codificata con una sigla che consente, in caso di necessità, di risalire ad ogni fase di lavorazione fino al capo di bestiame da cui è stata ricavata. Inoltre, prima di essere immesse sul mercato, le scatolette subiscono una quarantena di sette giorni in attesa dei risultati delle analisi.

Dal punto di vista nutrizionale, benché sia un cibo confezionato, la Simmenthal può essere considerato a tutti gli effetti un alimento sano e dietetico. Gli additivi sono infatti ridotti al minimo, perché la conservazione del prodotto è infatti basata essenzialmente sulla presenza della gelatina (prodotta con ingredienti naturali e secondo l’originale ricetta di Pietro Sada), sul processo di sterilizzazione e su una modesta aggiunta di sale (1,5 grammi per ogni scatoletta da 90 grammi).
Più che accettabile la percentuale in grassi (1,5%, inferiore al più magro dei salumi) ed ottima quella in proteine (12%, pari alla carne fresca), mentre i carboidrati, essendo in parte termolabili, sono assenti. Grazie alla presenza della gelatina, che limita l’uso del sale per la conservazione, la Simmenthal è molto digeribile. Il nostro apparato digerente impiega meno di tre ore ad assimilarla, un tempo inferiore a quello necessario per una bistecca.

Grazie al fatto di essere composta da carne magra e da brodo vegetale, la Simmenthal ha un apporto calorico trascurabile, adatto anche alle diete ipocaloriche.
Il brodo che raffreddandosi dà origine alla caratteristica gelatina è composto essenzialmente da acqua, piante aromatiche, aromi naturali e spezie, con una percentuale in miele che ne caratterizza il gusto vagamente dolce e ne enfatizza il colore ambrato. I conservanti naturali che vengono impiegati per il mantenimento a lungo termine del prodotto sono il sale e il Marsala, mentre quelli artificiali si limitano al nitrito di sodio (NaNO2). Anche il gelificante è naturale, viene infatti impiegato l’agar agar; così come l’addensante, che consiste in farina naturale di carrube.

Ad oggi, la carne utilizzata è prevalentemente Sudamericana, in particolare argentina, e il marchio Simmenthal appartiene al colosso americano Kraft Foods, entrato in azienda come socio di minoranza nel 1979 (con l’allora nome di General Foods) e subentrato negli anni ‘90 come socio maggioritario.
Ai giorni nostri, la Simmenthal è un prodotto che fa parte della vita quotidiana di tutte le famiglie italiane, grazie ad un attenta politica di sponsorizzazione, ma anche ad una qualità che, pur avendo dato adito a numerosissime imitazioni, rimane tutt’oggi ineguagliata.

(Fonte: www.simmenthl.it)
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it