Eccomi qui! Il primo articolo è un'emozione che non avrei mai immaginato, parlare poi della mia amatissima Val D'Aosta e del Piemonte mi rende felice.

Inizierò con un piatto della tradizione valdostana che, nonostante il caldo, sono riuscita a gustare la settimana scorsa nei pressi di Courmayeur: la zuppa Valpellinentze.

La Val d'Aosta come sapete è una regione piccolissima, terra di pascoli, laghi, foreste, valli, circondata da maestose montagne. È stata dominata dal popolo dei Salassi e successivamente colonizzata di Romani, che, costruendo strade, ponti ed acquedotti, fondarono la città di Aosta.
La splendida catena montuosa ha per lungo tempo isolato questa terra, favorendo il sorgere di una cucina basata quasi esclusivamente su prodotti locali: la fontina, il lardo, il sanato, le castagne, la polenta, il pane di segale, il cavolo.

La zuppa che vi presento oggi racchiude queste caratteristiche povere ma molto gustose della cucina locale.

Come ogni piatto tradizionale che si rispetti ha molte varianti, quasi una per ogni valle, ma oserei dire addirittura una per ogni paese.

Il nome ci rimanda alla Valpelline, splendida valle laterale a quella del Gran San Bernardo dove una bellissima passeggiata in mezzo a un bosco ci porta e a un grande bacino idrografico artificiale.

Ingredienti:
400 g. di fontina
100 g. di burro
1.5 litri di brodo di carne
1 k. di pane di segale
cannella in polvere

Il pane di segale deve essere leggermente raffermo, lo si affetta tostandolo qualche minuto nel forno. Si bollono le foglie di verza per alcuni minuti nel brodo di carne e si dispone tutto a strati, alternando il pane con la verza e le fette di fontina, terminando con il formaggio e unendo solo alla fine un pizzico di cannella e il burro fuso. Alla fine di questo procedimento si versa nella pirofila il brodo e si pone in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.
Buon appetito!