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La propoli

29 Marzo 2012
un mistero ancora tutto da chiarire...
Il mistero sull'origine della sostanza denominata 'propoli' è ancora oggi per gli scienziati un enigma ancora tutto da decifrare. Alcuni sostengono che possa essere il residuo di pollini semi-digeriti e poi rigurgitati dalle api stesse, altri che possa essere ottenuto dalla raccolta di sostanze resinose e balsamiche sulle quali poi le api svolgono un processo di rielaborazione e arricchimento enzimatico. Il risultato finale di tali processi viene impiegato dalle api come materiale di costruzione dalla duplice funzionalità, protettiva e antisettica. Viene infatti utilizzato come 'mattone' base per la costruzione dell'alveare e delle celle, mentre le sue caratteristiche balsamiche evitano la proliferazione di microbi e sostanze patogene all'interno dell'alveare stesso.
E sono state proprio queste caratteristiche antisettiche a stimolare la curiosità degli scienziati, i quali hanno analizzato la propoli ricavandone in maniera abbastanza precisa la composizione.
Essenzialmente, fino all'85% della sua composizione, la propoli è formata da resine e balsami (55% circa) e cere (30% circa). La frazione rimanente è senz'altro la più attiva ed è costituita da una miscela eterogenea di sostanze come flavonoidi, pigmenti vegetali, fenoli, alcoli, amminoacidi, vitamine, acidi grassi e sali minerali che ne determinano le proprietà antisettiche e l'azione batteriostatica e battericida. Ovviamente, la composizione percentuale della frazione attiva è estremamente variabile e legata alla stagionalità, alle condizioni climatiche, ai materiali disponibili e alla salute delle api stesse. Le sue proprietà antisettiche e antibatteriche la rendono paragonabile ad un antibiotico (con la differenza che non ha nessuna controindicazione) e molto più facile da conservare rispetto agli altri prodotti d'arnia, notoriamente molto delicati.
E' sufficiente infatti tenerla lontana da fonti eccessive di calore.
La propoli presente in commercio viene ricavata in due modi:
- Propoli Grezza: ricavata tramite raschiamento delle pareti dell'arnia.
- Propoli in Scaglie: ricavata da alcune griglie poste sotto il tetto dell'arnia.
L'utilizzo della propoli è consigliato in molte situazioni patologiche come affezioni dell'apparato gastrointestinale (ulcere, coliti, gastriti), dell'apparato respiratorio (bronchiti, tosse ostinata, raffreddore), dell'apparato genito-urinario (cistiti, difficoltà nella diuresi) e del cavo orale (gengiviti, afte). E' utile anche nella cura di disturbi dermatologici come couperose, geloni, ascessi, foruncoli, calli e duroni. A livello farmacologico è disponibile pura in polvere, da assumere direttamente (come accade per la pappa reale), come tintura (da assumere diluita in acqua o latte), in compresse o come spray (indicato in particolare per le affezioni di tipo respiratorio). In ambito cosmetico viene invece largamente utilizzata come ingrediente base per la produzione di creme, saponi, dentifrici e lozioni, soprattutto con la recente riscoperta della cosmesi naturale.
Molti preparati a base di propoli possono essere utili come coadiuvanti nelle diete dimagranti per combattere inestetismi cutanei come cellulite, rilassamento dei tessuti in seguito a dimagrimento, varici, smagliature ecc..
A livello interno, l'uso della propoli durante la dieta migliora la risposta immunitaria in caso di infezioni, soprattutto quando questa è messa sotto stress da un rapido calo di peso o da un'alimentazione eccessivamente rigida.
Come sempre, in caso di dieta se ne consiglia l'assunzione dopo aver consultato il medico.

Per la foto si ringrazia Fausto Delegà
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