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Anello di monaco

08 Marzo 2012
Antico dolce delle feste
Molti si chiederanno il perché un Maremmano come me si metta a scrivere un articolo su un dolce mantovano. Dirò solo che questo dolce mi ha colpito sia per la forma che per la bontà e vorrei provare a farlo, come omaggio a mia moglie per la Festa della Donna.
È stato un dolce sconosciuto fino a quando una carissima amica originaria del Lago di Iseo, ce lo ha regalato durante le feste di Natale.
Ha la forma allungata del pandoro e la struttura della pasta è del panettone ma è bucato al centro, la pasta all'interno è ripiena di granella di noci e nocciole e ricoperto da glassa reale, 'una gioia per gli occhi ed il palato'.
L'Anello di Monaco per la forma e gli ingredienti si presenta come un dolce tipico stagionale.
È l'alternativa natalizia mantovana al panettone ed al pandoro di origini milanesi. È un dolce molto complesso che richiede una preparazione lunga ed elaborata, motivo per cui non viene preparato in famiglia ma acquistato nelle pasticcerie.
Da alcuni anni i pasticceri dell'Unione Provinciale Artigiani di Mantova stanno portando avanti un progetto riguardante l'Anello di Monaco in modo da promuovere la tipicità ed il prodotto, creando un apposito marchio di garanzia.
Vediamo le sue origini, anche se risalirne non è cosa semplice.
Innanzitutto dobbiamo dire che l'Anello di Monaco viene prodotto solo a Mantova dai pasticceri mantovani, non solo per il mercato italiano ma anche per quello internazionale. Le origini di questo dolce sono dubbie, c'è un alone di leggenda che ha contribuito alla sua popolarità, si narrano due storie. La prima è che sia stato inventato da un monaco benedettino che, probabilmente nel tentativo di fare qualcosa di originale, creò una pasta lievitata ottenuta da patate e carote e farcita con un ripieno di mandorle e nocciole.
La seconda storia, e forse anche la più credibile, narra la nascita del dolce con l'arrivo a Mantova nel 1798 della famiglia Putscher, pasticceri svizzeri di origine tedesca, che successivamente aprirono una bottega in Piazza del Purgo, oggi Piazza Marconi. Come molte pasticcerie aveva i suoi pezzi forti, alcuni erano l'Anello di Monaco e la Torta Helvetia. Probabilmente – né in Svizzera né in Germania esiste il dolce Anello di Monaco – è figliastro del dolce austro-tedesco Kugelhupf, ripieno di uvetta e, forse, chi creò questo dolce si è ispirato a quest'ultimo.
L'Anello di Monaco è chiamato anche Nusskrantz.
La città di Mantova e tutta la sua provincia sono ricche di dolci tipici quali la Torta Sbrisolona, la Torta Mantovana, l'Anello di Monaco o del Monaco, la Torta Helvetia, la Torta di Tagliatelle, la Torta Greca, la Torta Millefoglie, il Sugolo, la Torta Margherita, la Sabbiosa, la Paradiso, la Torta al Burro, il Bissolan, il Pipasene, la Torta dura, i Caldi Dolci,la Torta di San Biagio, le Ofelle, il Fiapon, il Budino Belga, la Torta delle Rose, la Torta di Baci di Dama, la Torta di Visciole, ecc.
Fra questi, alcuni vengono preparati solo in certi periodi dell'anno tipo l'Anello di Monaco nel periodo natalizio; la Torta di San Biagio tipico di Cavriana preparato nel periodo della festa del Santo Patrono a febbraio; i Caldi Dolci preparati tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre nel periodo della ricorrenza dei morti; il Sugolo fatto con uva o mosto nel periodo della vendemmia. Ne esistono alcune che anche se preparati nel mantovano, non sono di questo territorio, è il caso della Torta Paradiso e della Torta Margherita riconducibili più alla tradizione italiana; diverso è il caso della Torta Sbrisolona che come i Tortelli di Zucca sono diffusi in tutto il territorio padano, ma l'origine invece è mantovana.

Per la foto si ringrazia
http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=10931
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