Analizziamo e rivediamo la vecchia gerarchia dei vini bordolesi creata in base al classement del 1855 per la famosa esposizione universale di Parigi.
All'epoca, cioè nel 1855, c'erano quattro vini classificati come Premier Cru Classè che ancora oggi sono all'apice della classifica: Chateau Latour, Chateau Haut Brion, Chateau Margaux e Chateau Lafite Rothschild.
La promozione del quinto vino a status di Premier Cru Classè è avvenuta nel 1973: a beneficiarne è stato il Chateau Mouton Rothschild, dopodichè non ci sono stati più ritocchi alla famosa classifica che prevede cinque categorie di vini: ovviamente dalla premuer cru (i vini hors categorie) per poi scendere fino alla quinta cru.
Oggi ci occupiamo di un Chateau che per molto tempo è rimasto nell'ombra: Lafite Rothschild.
È uno dei più rinomati vini al mondo che per tanto tempo è stato giudicato come il meno prestigioso delle premieres crus e nell'ultimo decennio è diventato il vino più speculativo di Bordeaux.
Perchè? La spiegazione arriva dalla lontana Cina, quando uno dei più importanti business man cinese è stato immortalato con una bottiglia del prestigioso Chateau perchè era solito brindare con questo vino ai suoi innumerevoli successi. Bisogna capire anche la mentalità cinese che vive in un vero e proprio culto delle grandi marche.
Lafite Rothschild ha uno stile tutto particolare, quasi a parte dagli altri vini di Pauillac: è molto minerale, rigoroso nella giovinezza, ma poi ci regala una complessità unica.
Bisogna ricordare che l'atipicità del Chateau deriva anche dalla sua posizione geografica che confina fisicamente con la denominazione di Saint Estephe. Il suo cambiamento è avvenuto nel 1994 quando è arrivato all'azienda Charles Chevalier, direttamente da un'altra azienda prestigiosa, Chateau Rieussec, e da allora ha sempre migliorato a livello di qualità.
Le ultime annate sono suntuose. Purtroppo oggi questo vino è vittima della speculazione: la qualità del vino oggi è eccellente ma è il suo prezzo che mi lascia perplesso, in media la bottiglia costa mille euro, tanto da domandarmi se le bottiglie sono realmente bevute.
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