Archivio Storico 2011-2017

x5

Il Vino dell'Ingegnere brianzolo

23 Dicembre 2011
Gianni e Maria Cogo e il Vermentino di Levanto
La zona di produzione è quella delle Colline di Levanto, la cui denominazione è delimitata ad una piccola area riguardante i quattro soli comuni di Levanto, Bonassola, Framura e Deiva Marina.
I vitigni principali della zona sono il Vermentino, il Bosco e l' Albarola per i bianchi e Sangiovese e Ciliegiolo per i rossi.

L'azienda agricola, che ho avuto modo di conoscere dopo una piccola ricerca sulle realtà produttive della zona di Levanto, è Verment ing di Bonassola(SP), nata nel 2003 dalla passione per la produzione vitivinicola dell'ingegnere Gianni Cogo e della moglie Maria, che visto essendo residenti in Brianza, fanno la spola tutte le settimane.
Il primo passo, è stato l'acquisto del piccolo appezzamento di terreno in località Reggimonti (a 400 mt. s.l.m.), che dopo intense opere di riqualificazione del terreno, ricostruzione e meccanizzazione dei terrazzamenti, viene reimpiantato con uve autoctone.
Nel 2007 l'acquisizione della doc e di ulteriori appezzamenti di terreno, nelle aree adiacenti, riqualificandoli come fatto in precedenza, dopo essere stati abbandonati per anni.

Di particolare rilievo per la produzione di qualità il vigneto in zona Salice, a poco meno di 100 metri sul livello del mare, che ha permesso di esprimere un vino dalle caratteristiche spiccatamente sapide e territoriali, come spesso accade ai buoni vini di mare. Allo stato attuale, l'azienda possiede e gestisce circa 4000 mq di terreni agricoli nel comune di Bonassola. Circa 1 ettaro di superficie agricola è stata finora ripristinata all'originale utilizzo vitivinicolo. Le opere di ripristino della viticoltura nelle ulteriori aree sono tuttora in corso.
Si producono produce ogni anno circa 3000 bottiglie di vino Verment Ing, località Reggimonti e 2000 bottiglie di Verment Ing, località Salice, entrambi da un uvaggio di Vermentino, Bosco ed Albarola.
La cantina ad oggi è costituita da una struttura non definitiva, dove sono presenti vasche d'acciaio termo condizionate e poche altre attrezzature per la produzione. E' in atto la certificazione biologica.
La parte tecnica è seguita e consigliata dal noto enologo Giorgio Grai.

Per quanto riguarda Terre del Salice 2010 (complice un' annata climaticamente difficile), è un vino in ottimo stato, dal colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. I profumi sono intensi e gradevoli, ricordano principalmente il mare ed il sale, con accenni volti al fruttato, che escono con l'ossigenazione. In bocca si apre con un acidità intensa ed una bella mineralità. Il finale è secco ed amarognolo, di buona persistenza con leggere sensazioni d'agrume. Un po' leggera la struttura. Un vino divertente e territoriale. 8 euro in cantina. Solforosa dichiara dal produttore meno di 30 mg/lt.
Lo vedrei ben abbinato ad alici sotto sale, pesciolini fritti, vongole. Meno come aperitivo.

Terre di Reggimonti 2010, invece, complice sempre l'annata (e come detto prima una struttura fissa dove possono svolgersi nel migliore dei modi tutte le operazioni legate alle lavorazioni soprattutto di imbottigliamento), ha subito dei difetti riconducibili, probabilmente, ad un'ossidazione non voluta che ne ha variato l'espressione e la freschezza.

Interessante vedere l'evoluzione di quest'azienda vista l'attuale e giovane produzione, nei caratteri territoriali che riuscirà ad esprimere, con i prodotti dei prossimi anni.

'Interessante, nel 2010, la produzione dei vini a Indicazione Geografica, in quanto, a seguito dell'andamento stagionale non certo favorevole, diversi vini a d.o. sono stati volontariamente declassati dai produttori e commercializzati come vini a Indicazione Geografica'. (estrapolato dalla relazione sul Rapporto Economia Provinciale 2010 riguardante l'agricoltura, della Camera di Commercio di La Spezia.)
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it