Archivio Storico 2011-2017

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Pellegrinaggio nel mondo del vino

19 Novembre 2011
Iniziamo dal Barbaresco
Eccomi, finalmente, grazie a Cavolo Verde, avrete modo di leggere di piacevoli incursioni vinicole tra i banchi d'assaggio sparsi sul territorio. Come pellegrini vagheremo alla ricerca di quel nettare sublime che ammalia e lo degusteremo per voi, vi porteremo da Trento a Palermo, dalla Campania con il Greco di Tufo alla Valle d'Aosta con la Petite Arvine e tanto, per farvi la bocca buona, vi propongo Barbaresco, per Piacere Barbaresco, poi alla scoperta del Moscato di Scanzo, successivamente un salto al Festival di Franciacorta e per finire, ma è soltanto un eufemismo, alla presentazione dei vini di Vallecamonica, che per l'occasione abbiamo degustato in una location importante come il salone delle Terme di Boario, e poi tutto un fine settimana dedicato alla sagra del 'Scior del Torcol', il famoso Signore del Torchio.
Ad essere sinceri gli eventi enologici iniziano ad intensificarsi proprio nel mese di Novembre, quindi avremo sicuramente occasione di tornare anche su altre manifestazioni.
Siamo a Barbaresco, l'edizione del 2011 di Piacere Barbaresco è stata una piacevole presentazione del panorama vitivinicolo di questo territorio, che la dice lunga sulla possibilità di continuare a far meglio, grazie anche all'Enoteca Regionale del Barbaresco, che ha avuto come soci fondatori i quattro comuni della zona di origine del vino Alba, Neive, Treiso e naturalmente Barbaresco. l'Enoteca organizza tutto l'anno iniziative che uniscono la cultura, la promozione e la valorizzazione del Barbaresco e dei suoi produttori.
Per la quinta edizione abbiamo trovato alcune novità, tra cui il paese abbellito da fiori e piante e strade chiuse al traffico, senza per questo dimenticarci dei vini e del grande banco d'assaggio su due piani, oltre ai gusti del Salame e del Torrone, della Torta di Nocciole o del Formaggio di capra. Un raduno di eccellenze a dimensione familiare qui a Barbaresco, dove tutto richiama la qualità: del vino, del cibo e ovviamente della vita.
Obiettivo puntato sulle annate 2008, 2007 e 2006. Cinquanta cantine in degustazione, che ci hanno permesso di conoscere il Barbaresco più a fondo, confrontando le annate, scoprendo le sfumature dei Crus, ma soprattutto di poter parlare con i produttori. Per la verità, il venerdì, appena arrivato, oltre alle autorità presenti per l'inaugurazione, ho trovato soltanto qualche addetto al lavoro, e indisturbato mi sono aggirato tra i banchi d'assaggio. Tra le cantine che mi hanno piacevolmente impressionato sicuramente Lorenzo Alutto con il suo Rabajà 2008, senza dimenticare Cascina Longoria dei fratelli Tosi, e qui un saluto a Carlo ci vuole, poi il Barbaresco Rabajà di Cascina Luisin, per finire con la Cantina del Castello di Verduno.
Quest'anno Piacere Barbaresco ha voluto mettere in evidenza il territorio, il vino ed il cibo con una cena di benvenuto al Ristorante Casa Nicolini, qui c'erano proprio tutti, sindaci e assessori, sommeliers e giornalisti, tutti alla ricerca dei sapori piemontesi. Quattro giovani chef si sono alternati ai fornelli, presentando i piatti della 'Cucina d'Eccellenza di Langhe e Roero', esprimendo al meglio qualità e ricercatezza: Andrea Marino del Ristorante Antiné di Barbaresco, Stefano Paganini del Ristorante Alla Corte degli Alfieri di Magliano, Alessandro Boglione del Ristorante Al Castello di Grinzane Cavour e Massimo Dellaferrera del Ristorante La Coccinella di Serravalle. A tavola non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di degustare i Barbaresco di questi ultimi vent'anni, meglio ancora, le annate migliori.
Parlando poi con i responsabili dell'Enoteca Regionale, sono rimasto colpito da una significativa iniziativa, quando qualche mese fa c'è stata l'inaugurazione di un importante ristorante a San Pietroburgo, storica e romantica città di una Russia moderna e con l'occhio rivolto al futuro. I proprietari sono quattro ragazzi che collaborano con una delle migliori agenzie di comunicazione russa, e hanno deciso di chiamare il Ristorante 'Barbaresco', per l'occasione hanno invitato l'Enoteca Regionale che ha organizzato un'orizzontale dei migliori produttori già presenti sul mercato russo. Ospite d'onore Gerard Dépardieu, esperto gourmet e fedelissimo della ristorazione Italiana, soprattutto piemontese, che ha ricordato quanto il vino sia cultura, immagine e simbolo di una tradizione millenaria.
A proposito di San Pietroburgo, non dimentichiamo che fu proprio Giacomo Quarenghi, architetto bergamasco, che collaborò alla realizzazione di questa splendida città, fu lui a portare in dono allo Zar un vino passito bergamasco. Appena assaggiato, lo Zar se ne innamorò e per lungo tempo questo splendido vino divenne 'Il Vino degli Zar', che noi conosciamo come 'Moscato di Scanzo Docg ' legato al paese di Scanzorosciate, appena qualche chilometro fuori Bergamo.
Ma di questo vi parlerò nel prossimo articolo...
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