Qualcuno vuole un sorso di Clante? Stiamo parlando del Chianti,vino DOCG, uno dei vino toscani più famosi non solo in Italia. Ma in tutto il mondo. L'etimologia del nome è incerta, alcuni pensano che il nome 'Chianti' derivi dalla parola etrusca Clante, che era sia un nome di famiglie etrusche che vivevano nella zona compresa tra le province di Firenze, Siena,Arezzo, Pisa, Pistoia e la parte Nord di Prato, sia la parola che indicava l'acqua, che permetteva la crescita delle uve.
Altri pensano che il nome Chianti derivi dal latino clangor, cioè il rumore che si sentiva durante le battute di caccia che si svolgevano nelle foreste della zona.
Questo vino può essere prodotto solo con vitigni particolari, cioè Sangiovese, minimo 75%, Canaiolo Nero, 10%, Trebbiano toscano e Malvasia del Chianti, 10%.
Le prime attestazioni con le quali la parola Chianti inizia a indicare sia il vino che la zona di produzione si attestano attorno al XIII e parlano della Lega del Chianti, il cui simbolo era un Gallo Nero su campo dorato. Ma bisogna attendere il 1716 quando il Granduca Cosimo II de' Medici emana un editto nel quale vengono specificati i confini entro i quali si poteva produrre il Chianti.
Nel 1932 viene deciso di ampliare la zona di produzione chiantifera e vengono create alcune nuove sottozone tra cui il Classico, i Colli Aretini, i Colli Fiorentini, le Colline Pisane, i Colli Senesi, Montalbano, Rufina a cui poi verrà aggiunta Montespertoli.
Il Chianti, che oggi si trova anche come Riserva e Superiore, deve avere un colore rosso rubino,un odore quasi di mammola e un sapore asciutto.
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