Archivio Storico 2011-2017

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Rosati d'Italia

22 Maggio 2012
Il 1° concorso enologico
Si è concluso a Otranto (Le), il primo concorso nazionale dedicato ai rosati italiani.
La manifestazione, fortemente voluta dalla Regione Puglia in collaborazione con Assoenologi, Unioncamere, l’Accademia italiana della Vite e del Vino e condivisa dal Ministero delle Politiche Agricole, è stata l’occasione ideale per rilanciare l’interesse per una tipologia enologica trascurata da produttori e consumatori.
Al vino rosato non è dedicata la stessa attenzione rivolta ai rossi e ai bianchi. Non ha ancora un "suo posto" nel panorama commerciale, soffre di un complesso di inferiorità, probabilmente per l’assenza di politiche di mercato elaborate per promuoverlo sullo scenario nazionale e perché no, anche estero! Il rosato è un vino snobbato, a volte del tutto assente o comunque poco presente nelle carte dei vini. Fortunatamente i tempi cambiano e si volta pagina. Sostiene Massimo di Cintio curatore della Guida Rosati d’Italia: "Il fatto che i rosati siano (e forse rimarranno) figli di un Dio minore, porta a sottovalutarne il valore. Il rischio è un corto circuito: non ci credo, non lo propongo come vincente, non lo vendo, non ci investo. Laddove questo circuito si rompe, spesso si scoprono aperte nuove ipotesi di mercato. Rosa non è sinonimo di bere giovane o femminile, anche se inevitabilmente finisce per essere una via sicuramente interessante e piacevole per chi approccia, specie per la prima volta, ad un bicchiere di vino".
Quali saranno le perfomances future? Il dibattito è aperto… L’Italia è il secondo esportatore di vini rosati dopo la Francia. La domanda estera al momento proviene soprattutto da: Belgio, Olanda e Gran Bretagna (fonte Oiv Organizzazione Internazionale della vigna e del vino).
Una piccola curiosità: è stata l’azienda di Salice Salentino (Le), Leone de Castris a imbottigliare e commercializzare nel 1943 il "Five rose", il primo rosato italiano. Il "Tacco" della penisola ha alle spalle una lunga tradizione per la produzione in rosa. Il Salento è l’area più vocata, l’uvaggio principalmente utilizzato è il negroamaro vinificato in purezza, riscuotono apprezzamenti anche le bottiglie a base di bombino nero e il blend Aleatico-Primitivo-Aglianico, sapientemente sperimentato nel barese.
Territori degni di menzione sono l’Abruzzo con il Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo, la zona di Bardolino in Veneto, Modena in Emilia Romagna, il Trentino e l’Alto Adige. Nei paesi d’oltralpe, soprattutto in Francia, sono molto amati gli Champagne rosè ottenuti da uve Pinot noir e Pinot meunier.
Ma come si ottiene un vino rosato? Non si mescolano i vini, è vietato dalla legge, eccezion fatta per la produzione degli spumanti Metodo Classico e degli Champagne con l’assemblaggio dei vini-base. Vengono utilizzate soprattutto uve a bacca rossa, si parte con la vinificazione in rosso per continuare con quella in bianco, le caratteristiche organolettiche, è bene ribadirlo, ricordano più i bianchi.
Dopo essere stata raccolta, l’uva viene trasportata in cantina per essere sottoposta alla diraspigiatura. Il mosto ottenuto rimane a contatto con le bucce. La durata della macerazione può variare da poche ore ad alcuni giorni per ottenere: i vin gris (rosati dal colore tenue), vini di una notte (6-12 ore di macerazione), vini di un giorno (24 ore circa di macerazione), vin saignée o salasso (parte del mosto in macerazione viene prelevato per produrre il rosato, la restante parte proseguirà con la vinificazione in rosso). La fermentazione prosegue in silos di acciaio dopo essere stati filtrati e stabilizzati. Le sfumature cromatiche vanno dal rosa tenue, al cerasuolo sino al chiaretto.
È preferibile apprezzarlo in gioventù, per i profumi delicati, fruttati e floreali, fragranti e la freschezza. Il rosato è un vino versatile, sostituisce il rosso e il bianco laddove l'uno o l’altro sono troppo o troppo poco, un jolly da impiegare con saggezza. Astringenza e acidità sono meno accentuati. Nella versione bollicina è sempre più adottato a tutto pasto grazie alla sua piacevole freschezza, che svolge un'azione pulente nel palato.
Al concorso hanno partecipato 341 campioni provenienti da 18 regioni italiane, escluse Valle d’Aosta e Liguria, le cantine rappresentate sono state 288, 3 le categorie in concorso: vini tranquilli, frizzanti e spumanti. Le commissioni esaminatrici sono state 8, composte da 5 giurati ciascuna. Ecco i vincitori della 1° edizione suddivisi per categorie:

VINI ROSATI TRANQUILLI DOP E DOC:
1° Cerasuolo d'Abruzzo Doc 2011 (Caldora Vin, Ortona, Chieti)
2° Cerasuolo d'Abruzzo Doc 2012 (Farnese Vini, Ortona, Chieti)
3° Cerasuolo d'Abruzzo Doc "Colle Cesi" 2011 (Cantina Sangro, Fossacesia, Chieti)
3° parimerito Salice Salentino Rosato Doc "Rosalbore" 2010 (Coop Produttori San Pancrazio, Brindisi).

VINI ROSATI TRANQUILLI IGT-IGP
1° Terre di Chieti IGT Rosato "Mallorio" 2011 (Olearia Vinicola Orsogna, Orsogna, Chieti)
2° Puglia IGT Rosato 2011 (Società Agricola Polvanera, Gioia del Colle, Bari)
3° Histonium IGT Rosato "Vird vird" (Vitivinicola del Casale, Vasto, Chieti)

VINI ROSATI FRIZZANTI DOC-DOP
1° Oltrepo' Pavese Doc Pinot nero rosato frizzante 2011 (Terre d'Oltrepo'. Casteggio, Pavia)
2° Lambrusco di Sorbara Doc Rosato frizzante amabile "Amorosa" (Cantina Sorbara, Modena)
3° Lambrusco di Modena Doc rosato frizzante semisecco "Rosa di primavera" 2011 (Cantina Sorbara, Modena)

VINI ROSATI FRIZZANTI IGT-IGP
1° Pinot Nero Rosato frizzante (Azienda Agricola Testori Quinto e Pietro, Santa Maria della Versa, Pavia)
2° Veneto IGT Rosato Frizzante 2011 (Cantine Maschio di Cantine Riunite, Visnà di Vazzola, Treviso)
3° Marca Trevigiana IGT Raboso Frizzante 2011 (Le Rive di Bonato Andrea e Luigi, Ponte di Piave, Treviso)

VINI ROSATI SPUMANTI DOC
1° Bardolino Doc Chiaretto Spumante Brut (Vigneti Villabea, Calmasino di Bardolino, Verona)
2° Garda Doc Spumante Brut Rosé 2011 (Avanzi Agricola srl, Manerba del Garba, Brescia)
3° Bardolino Doc Chiaretto Spumante Brut "Graffio" 2011 (Cantina Caorsa, Affi, Verona)
3° pari merito Franciacorta DOCG Brut Rosé "La Santissima" 2009 (Castello di Gussago La Santissima, Gussago, Brescia)

VINI ROSATI SPUMANTI VSQ
1° Moscato Malvasia VSAQ Dolce "Lounge" 2011 (Astoria Vini, Crocetta del Montello, Treviso)
2° Vino Spumante di Qualità Brut Rosé Metodo Classico (Cantine Rosa del Golfo, Alezio, Lecce)
3° Incrocio Manzoni 13.0.25 Rosato VSQ Extra Dry 2011 (Bortolin Gregorio, Vini Ca' Salina, Valdobbiadene, Treviso)
3° pari merito Vino Spumante di Qualità Brut Riserva Millesimato "Filanda Rosé" 2010 (Bortoliol Spa, Valdobbiadene, Treviso).
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