Sottoprodotto naturale della vendemmia, ricavato dalla distillazione della vinaccia, questo alcoolico dalle umili origini riscopre oggi la sua storia ed un nuovo momento di gloria.
Il suo gusto secco, a volte fruttato, la sua trasparenza dalle sfumature scintillanti, la stanno facendo apprezzare sempre più non solo dal pubblico popolare, ma anche da quello più altolocato, rendendola gradita ospite dei salotti più raffinati.
Ma come scegliere una buona grappa? Quale bicchiere usare? Come distinguere una grappa di pregio?
A risolvere tutti questi interrogativi, ci corre in aiuto il libro di Alex e Bibiana Behrendt, edito nel 1997, che ci illustra le differenze tra i vari prodotti oggi disponibili sul mercato italiano, le loro origini, i metodi di produzione e le caratteristiche organolettiche di ogni grappa.
Attraverso le sue pagine scopriamo i misteri della produzione dell’acquavite, la storia delle varie distillerie, i tempi della vendemmia, ma anche l’importanza del clima, le caratteristiche delle viti che ne determinano l’ampia gamma di sapori, e soprattutto le tecniche che fanno la differenza tra il prodotto “popolare” e l’eccellenza.
Per imparare ad apprezzare una bevanda che più di ogni altra ci ricollega alle radici ancestrali delle nostre origini contadine, sempre più sepolte dalla modernità, ma mai dimenticate dalla nostra memoria.
Edizioni Mondadori
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L’Indispensabile Libro delle Grappe
Un tempo la grappa era solo roba per contadini
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