Quanti di noi, vedendo un’ape che ci ronza vicino, resistono alla tentazione di scappare a gambe levate?
Certamente pochi.
Eppure, questo piccolo insetto giallo e nero, che di per sé non è aggressivo a meno che non si senta seriamente minacciato, anche perché attaccando firma la sua condanna a morte, è depositario di uno dei più grandi misteri della natura: il miele.
Dolce, profumato, assolutamente impossibile da riprodurre in laboratorio, il miele è forse l’unica sostanza dolce che accompagna il cammino dell’uomo fin dagli albori della civiltà, come testimoniano alcuni ritrovamenti fossili che fanno pensare con poco margine di dubbio che il miele fosse raccolto già dai nostri progenitori.
Sono occorsi molti millenni per arrivare all’allevamento sistematico delle api al fine di ottenere i prodotti d’arnia in quantità tale da poterne consentire un vero commercio.
Sul miele tutto è chiaro, non ci sono grandi misteri da scoprire, ma certamente c'è ancora tantissima strada da fare per far conoscere i mieli, plurale, parlarne al singolare non ha più senso oggi con la sempre più attenta preparazione degli apicoltori che riescono a collaborare con le api in modo da capire immediatamente quale miele esse stiano facendo. Ecco il punto, le api, sarebbe meglio dire i superorganismi sciami, loro sono ancora il mistero vero. La loro propoli, la cera, prodotta dai loro corpi e contenente 240 sostanze che le api combinano a piacimento calcolando clima, stagione ecc., la pappa reale, complessissima sostanza ancora in fase di studio.
Le api fanno i mieli, come il vignaiolo fa il vino, come l'oliandolo l'olio. Il corpo delle api non è collegato ai mieli, che sono prodotti VEGETALI, anima dei fiori e dei grandi alberi, che le api traducono in un racconto dolce per noi che possiamo leggerlo in bocca, ma per loro il miele è solo puro calore ed energia. Trasformazione del sole in sostanza immagazzinabile e facilmente recuperabile in ogni stagione dell'anno per produrre energia che serve a volare, scaldare soprattutto, vivere.
Noi sappiamo bene cosa accade all'interno del corpo di un'ape, non sappiamo ancora bene cosa accade nelle dinamiche del superorganismo sciame, formato da organi precisi che lo fanno assomigliare più a un mammifero, strano certo, ma un mammifero che stupisce ogni giorno per la sua capacità di ragionamento e decisionalità.
“Piccola Enciclopedia del Miele” di Paul Vannier, edito nel 1999, vuole fare luce almeno in minima parte su questi misteri, guidandoci nel tortuoso viaggio all’interno dell’alveare, dove le infaticabili api lavorano senza sosta per la produzione di questa meraviglia naturale.
Dai prodotti collaterali come cera, propoli e pappa reale all’apicoltura intensiva all’interno dei monasteri; dalle piante utilizzate per la sua produzione alle mille sfumature di colore che possono donare al prodotto finale; dal suo ruolo nell’alimentazione all’approdo nel mondo della cosmesi, fino alla produzione ammantata di leggenda dell’idromele, il miele ci apre la porta del suo mondo fatto di segreti e di profumi, dove il ronzio delle api, come una musica, fa da sottofondo ad una storia che, in realtà, è solo all’inizio…
Edizioni Rizzoli – Collana “I Bonsai”.
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