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Gradite un Arquebuse?

06 Agosto 2012
Un libro per imparare a fare liquori casalinghi
Estate: tempo di marmellate, conserve di verdura e liquori casalinghi. Fare liquori in casa, magari con le erbe raccolte personalmente (attenzione a non raccoglierle troppo presto al mattino o in giorni in cui piove spesso) è molto facile e dà grandi soddisfazioni, senza contare che, confezionati in belle bottiglie, possono diventare regali di Natale non banali e sempre graditi.

La casa editrice Giunti ha raccolto in un volumetto di poco più di 100 pagine il meglio della propria produzione editoriale sui liquori: dopo un’introduzione sulle tecniche per creare liquori in casa e sulle attrezzature necessarie il libro ci presenta ricette note e meno note di amari d’erbe, grappe e rosoli. Così potete sbizzarrirvi tra amari all’alloro o all’assenzio e la famosa Acqua di Melissa dei frati Carmelitani Scalzi (sì, quelli dei Tre Moschettieri…), potete preparare il Mistrà, il Genepì o il liquore alla menta, potete stupire i vostri ospiti con una grappa alla melagrana o allo zenzero o riproporre liquori conosciutissimi come il limoncello o l’alchermes.

Ogni ricetta è corredata da un simbolo che riassume se si tratta di un aperitivo piuttosto che un digestivo, un rilassante, un afrodisiaco o un liquore da dessert per signore d’antan.
Non resta quindi che armarsi di ottimo alcool da liquori (si trova in tutti i supermercati nelle scansie dei liquori ed è a 95°), contenitori adatti e la vostra erba preferita: nel giro di un mesetto degusterete un nettare. Come sempre quando si cucina la prima volta potete seguire la ricetta così come si presenta sul libro, poi farete gli aggiustamenti a vostro gusto, ad esempio diminuendo o aumentando la dose di zucchero o di alcool.

Nel libro di Giunti manca la mitica ricetta dell’Arquebuse, ottimo digestivo alpino. Eccovi quella della Bassa Val di Susa, che era quella che seguiva mia madre e che adesso preparo io ogni estate con l’arquebuse che ho nel giardino. L’Arquebuse alcuni dicono sia un tipo di Tanaceto, altri di Artemisia, comunque si coltiva facilmente.

Per preparare il digestivo vi servono:
13 foglie di arquebuse
1 l. alcool da liquori
600 g di zucchero
1 l. acqua

Passate le foglie di arquebuse sotto l’acqua per togliere la polvere e fatele asciugare su uno strofinaccio, quindi mettetele a macerare nell’alcool in un contenitore a chiusura ermetica per 40 giorni, scuotendo il vaso di tanto in tanto. Passato questo periodo preparate uno sciroppo facendo bollire per 5 minuti l’acqua e lo zucchero. Quando lo sciroppo sarà freddo togliete le foglie di arquebuse dall’alcool strizzandole bene, in modo che nulla vada perso della loro sostanza, poi unite l’alcool aromatizzato allo sciroppo. Mescolate bene e filtrate con filtri di carta.
Lasciate riposare almeno tre mesi prima di bere.

LIQUORI D’ERBE. Grappe, amari e….
Giunti Demetra, 2008
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