Archivio Storico 2011-2017

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Cibo, Vino e Religione

19 Aprile 2012
I mangiari tradizionali tra storia e simbologia
Non sempre un libro sulla cucina parla solo di ricette.
'Cibo, Vino e Religione' di Luciano Venzano, edito nel 2010, ci apre le porte di un affascinante viaggio nel mondo del cibo, visto però sotto l'inusuale lente d'ingrandimento della religione.
Nel corso delle sue pagine, scopriamo le abitudini alimentari dei popoli antichi come Babilonesi, Sumeri ed Etruschi; le origini delle superstizioni legate ad alimenti particolari come olio e sale; oltre alle radici dei divieti alimentari delle religioni monoteiste come Ebraismo, Islamismo e Cristianesimo, sotto questo punto di vista, almeno storicamente parlando, assai simili tra loro.
Vengono esaminati con attenzione i cibi tradizionali delle feste di Natale, Quaresima e Pasqua, e ne viene spiegata la storia e la simbologia.
Il libro si snoda attraverso molti episodi storici, alcuni al limite tra realtà e leggenda, e pone l'occhio anche su alimenti a volte inusuali come funghi e selvaggina, di cui svela le spesso sconosciute tradizioni popolari, come quella che sostiene che se un fungo indicato con il dito non viene raccolto, avvizzisce e muore.
Molto interessanti i collegamenti tra le tradizioni cristiane e i molti rituali pagani che ancora risuonano al loro interno, come vestirsi di rosso a capodanno e fare l'albero a natale (eredità dei romani) ma anche le 'parentele' con la religione Ebraica, come l'usanza dell'agnello pasquale.
In un ultimo, delizioso capitolo, il libro ci elenca i Santi Protettori non solo di osti e cuochi, ma anche degli animali di cui abitualmente ci cibiamo, come i cavalli, le mucche e gli animali da cortile.
Un libro poliedrico quindi, che invita alla riflessione e all'introspezione, alla ricerca di quell'equilibrio che da sempre, ma ormai sempre più raramente, dovrebbe legare l'uomo al cibo di cui si nutre.
Edizioni Erga.
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