Le cause di malnutrizione sono molte. Si va dall'anoressia a malattie quali tumori, HIV o diabete. Altre serie cause di malnutrizione possono essere la demenza senile o il morbo di Alzheimer.
La cachessia si presenta quando il corpo, per mantenersi in vita, non ricevendo più sostanze nutritive dall'esterno, consuma prima i grassi di riserva nell'organismo e poi, esauriti quelli, brucia la massa muscolare.
Questo particolare male colpisce ogni anno 9 milioni di persone nei paesi industrializzati. Non parliamo poi dei decessi per fame in Africa, dove le cifre da capogiro parlano di 24.000 persone morte ogni giorno.
Come si presenta la cachessia? Come una condizione morbosa comprendente il decadimento di tutte le funzioni fisiche, l'assottigliamento e l'accartocciamento della pelle, la caduta di capelli e denti, l'alterazione del metabolismo, debolezza cronica, comparsa di edemi, disturbi gastro-intestinali quali dissenteria e dolori allo stomaco.
La malnutrizione è troppo spesso sottovalutata, soprattutto nel caso di persone anziane. Nella Quarta Età (dai 75/80 anni in poi) l'appetito frequentemente si riduce in modo drastico (in risposta ad un ridotto consumo di calorie dato dalla sempre minor mobilità dei soggetti) e se si associa la demenza senile si possono avere casi in cui l'anziano è convinto di avere già mangiato mentre è a digiuno da molto tempo. La malnutrizione, in questi casi va sospettata e diagnosticata prima di giungere alla cachessia.
Uno dei metodi diagnostici principali, oltre al classico esame del sangue, è costituito dal Bmi (Body mass index). Se la misura risulta essere inferiore a 18,5 il soggetto è sottopeso e vanno prese misure preventive.
Quello che stupisce è la percentuale di malnutrizione degli anziani che si rileva nelle RSA e nelle strutture di degenza. I dati parlano di un minimo di 30% fino al 70%. Una statistica davvero allarmante se si considera che in caso di patologie concomitanti, la cachessia da quasi sempre un esito nefasto.
Il nostro Paese sta cercando di dare una risposta a questo problema serio promulgando delle linee di indirizzo per la 'Ristorazione ospedaliera e assistenziale'. Ci auguriamo che le linee vengano seguite e che soprattutto gli ospedali non sottovalutino più l'aspetto dell'alimentazione nella cura della persona ricoverata.
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Cachessia, il brutto nome della malnutrizione
Gli effetti devastanti della mancanza di cibo sull'organismo
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Il cibo in testa