La ricerca stavolta è tutta italiana, ma i risultati non fanno certo piacere: tra gli studenti chi è sovrappeso fa un consumo doppio di sostanze illecite.
La ricerca è stata condotta su 33000 studenti delle scuole superiori di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Un campione quindi di tutto rispetto e molto attendibile per numero di soggetti studiati.
Le droghe prese in considerazione dallo studio sono state cocaina, eroina, stimolanti, allucinogeni e tranquillanti.
Sabrina Molinaro, coordinatrice dello studio e ricercatrice dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, riferisce un aumento di consumo di queste sostanze per gli studenti sovrappeso pari al doppio rispetto agli studenti di peso giusto.
In controtendenza solo l'uso di cannabis, più alto nei normopeso (2,4% di consumo contro il 2,1% dei sovrappeso).
Anche per quel che riguarda il tabagismo e il 'binge drinking' (il consumo di alcol smodato in un particolare momento della giornata, ad esempio alla sera, in compagnia di amici) si possono notare percentuali maggiori per gli studenti sovrappeso.
Quali sono i motivi di questa correlazione? C'è una reciproca influenza tra obesità e consumo di sostanze nocive?
La spiegazione potrebbe trovarsi in motivazioni psicologiche e sociali e non solo in cause fisiche e biologiche.
A livello fisiologico è ormai noto che cibo e droghe condividono gli stessi circuiti cerebrali e gli stessi meccanismi neurobiologici di base. L'assunzione di alimenti e sostanze stimolano, a livello cerebrale e in quantità diverse, la produzione di dopamina ed endorfine che trasmettono piacere e sollievo all'organismo.
Una carenza di questa produzione potrebbe quindi essere implicata nella maggior richiesta di cibo e droghe da parte dei soggetti presi in esame.
Dal punto di vista psicologico e sociale sono da analizzare le diversità di autovalutazione dei ragazzi. Soggetti con maggior autostima più facilmente sono in forma fisica e utilizzano meno sostanze dopanti. Anche a livello sociale c'è minor bisogno di 'mettersi in mostra' tra i pari con atteggiamenti criticabili quali ubriacarsi, drogarsi o magiare esageratamente. Anche le prestazioni scolastiche possono in questo caso risentirne e l'uso di stimolanti al fine di riuscire a concentrarsi meglio o studiare di più, resta un 'rimedio' per coloro che più si sottovalutano.
Difficile quindi determinare se la correlazione tra droga e sovrappeso abbia un determinato rapporto di causa-effetto. Molto più facilmente il tutto è da attribuirsi a predisposizioni biologiche, nonché a problemi psicologici di autostima che fanno sembrare cibo e sostanze una possibile soluzione ai dubbi esistenziali che attanagliano gli adolescenti.
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Droga e obesità, il CNR lancia l'allarme
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Il cibo in testa