Gli psicologi lo sanno bene: ogni epoca, ogni società, ogni periodo storico ha le sue malattie. Con la rivoluzione sessuale sono scomparse le isteriche di Freud. Gli attacchi di panico hanno trovato largo margine e spazio di azione con le aumentate richieste di sopportazione dello stress quotidiano. Ansia e depressione si evolvono con l'evolversi delle esigenze moderne e cambiano i periodi, lunghezze e le età di insorgenza di molte malattie. Abbiamo visto nascere l'anoressia, di dominio quasi esclusivo femminile all'inizio. Ora l'anoressia maschile è passata alle luci della ribalta, a reclamare la sua dose di sofferenze e di vittime.
I problemi psicologici insomma cambiano nel tempo, si evolvono, a volte scompaiono, a volte si trasformano in altro.
Da qualche anno a questa parte è insorto un nuovo disturbo alimentare, così recente da non essere ancora stato catalogato nel DSM, il manuale diagnostico di disturbi psicologici e psichiatrici per eccellenza.
Non credo di sbagliare dicendo che nelle prossime edizioni del suddetto manuale verrà inserito questo nuovo disturbo: l'ortoressia.
L'ortoressia è l'ossessione maniacale per il mangiare sano. Non scordatevi questo nome perché diventerà presto famoso come lo sono le sue cugine anoressia e bulimia.
Si può essere malati del vivere sano? A quanto pare sì.
La malattia, di difficile diagnosi proprio per la sua capacità di mimetizzarsi da abitudine sana di vita, si presenta quando l'ossessione per il mangiare sano prevale sulla vita sociale della persona.
Il temine ortoressia deriva dal greco orthos -corretto- e orexis -appetito-. La persona colpita da questo disturbo comincia a prestare attenzione a tutto ciò che mangia. Il cibo deve essere assolutamente biologico e particolarmente sano. Le trasgressioni diventano sempre più punite con digiuni o pratiche tipiche di anoressia e bulimia quali provocarsi vomito.
Non si mangia più in pubblico. Si cucina da soli il proprio pasto con regole sempre più ferree e cibi sempre più limitati. La vita sociale diventa ridotta alle uscite per lavoro e quelle per praticare sport, massaggi e meditazione.
La minima trasgressione fa insorgere nel soggetto un senso di colpa e di sconfitta, oltre che la paura di contrarre malattie quali cancro e cardiopatie. Questo tipo di patologia infatti viaggia parallela all'ipocondria.
Il riuscire a controllare perfettamente la propria alimentazione invece produce soddisfazione e crea un senso di superiorità nei confronti delle altre persone, vittime arrendevoli dei loro vizi alimentari.
Il primo a identificare questo problema è stato il Dr. Steve Bratman, diagnosticandolo proprio su se stesso nel 1997. Il ritiro sociale, la maniacalità con cui si preparava i pasti e l'ossessione stessa per il cibo sono stati il campanello d'allarme per questo medico, che ha sviluppato un test specifico per identificare il problema. Difficile infatti capire dove finisce un sano stile di vita e dove comincia la patologia.
Se la risposta a questo test è positiva a più di quattro domande si ha l'inizio dell'ortoressia. Se la risposta è positiva a tutte le domande la situazione è estremamente grave, si è già a rischio della vita e bisogna subito contattare uno psicologo per cominciare un serio trattamento.
1.Spendi più di 3 ore al giorno riflettendo sulla tua alimentazione?
2.Pianifichi i tuoi pasti diversi giorni prima?
3.La possibilità che i cibi che assumi ti facciano ingrassare è sempre più importante del piacere di mangiarli?
4.Lo stato di ansia nella tua vita è aumentata da quando hai riflettuto sulla tua alimentazione?
5.Sei diventato più severo con te stesso nei confronti del tuo comportamento quotidiano e alimentare?
6.La tua autostima aumenta quando ti alimenti in modo corretto?
7.Hai eliminato radicalmente diversi cibi che ti piacevano in favore di cibi più salutari?
8.Ti riesce più difficile mangiare fuori casa, in ristoranti diversi?
9.Ti senti in colpa quando non mangi in modo corretto?
10.Ti senti in pace con te stesso e in pieno controllo quando mangi in modo corretto?
Attenzione quindi: vita sana sì, ossessione mai!
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Ortoressia, il male del vivere sano
Una nuova forma di ossessione per il cibo
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Il cibo in testa