Archivio Storico 2011-2017

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Quando il cibo fa paura

22 Aprile 2011
Le Fobie Alimentari
Chissà quanti lettori, se ora parlo di ragni o serpenti, avranno una reazione di disgusto o di repulsione.
Esistono al mondo le fobie più disparate. Quelle per i ragni e i serpenti sono tra le più comuni, anche se le statistiche annunciano che le fobie sociali (relative al parlare in pubblico, allo stare in luoghi affollati, ecc.) sono in aumento.
In tanti hanno il problema del non riuscire a prendere un aeroplano o non poter guidare in autostrada. Molti non possono affacciarsi da balconi troppo elevati o godersi un panorama dalla cima di una montagna.
Le fobie hanno mille forme e non deve quindi stupire che esistano anche vere e proprie fobie alimentari.
Di fobie di questo tipo ce ne sono diversi tipi. Alcune riguardano specifici cibi; ad esempio può esserci una persona che non può sopportare di avere della carne o del latte in bocca. Altre fobie riguardano la consistenza degli alimenti. E’ il caso ad esempio di coloro che non tollerano di mangiare cibi solidi.
A questi due tipi di fobie si aggiungono quelle relative alla paura di mangiare cibi non sani, contaminati o alterati, tipica di quelle persone sempre disperatamente alla ricerca di prodotti biologici e controllati.
Pensando a questo tipo di fobie si può credere che siano problemi “da poco”, minori rispetto a disturbi alimentari quali anoressia e bulimia.
Per chiarire meglio il concetto di fobia alimentare va sottolineato che non si tratta di una semplice questione di gusto: non è fobico qualcuno a cui non piacciono le carote o la lepre in salmì. Una persona fobica ha una vera e propria repulsione per l’oggetto delle sue fissazioni. Se costretto a mangiare il cibo in questione lo terrà in bocca a lungo senza riuscire a deglutire. Manifesterà ansia e reazioni fisiche quali sudori freddi, pallori o rossori.
La realtà dei fatti è che anche questi disturbi possono condizionare la vita di una persona. Le fobie, quando sottovalutate, possono passare da specifiche (mirate ad un solo tipo di cibo) a generalizzate (che coinvolgono intere categorie alimentari).
La persona fobica comincerà a dover mangiare solo a casa propria evitando cene da amici e parenti, ristoranti e mense. Un problema non da poco quando si lavora lontano da casa e si deve pranzare con i colleghi.
Anche a casa propria la varietà degli alimenti ne risentirà sempre di più. Spesso la persona con fobie alimentari si ridurrà a mangiare sempre i soliti 3 o 4 tipi di cibi con rischio di squilibri nelle sostanze nutritive necessarie al nostro corpo.
Sotto questa prospettiva si capisce quindi che una fobia alimentare non va mai sottovalutata, ma trattata e risolta al più presto possibile per evitare conseguenze spiacevoli a lungo andare.
Mamme, d’ora in avanti non sgridate subito il vostro bambino se si dispera davanti ad un piatto di verdure. Osservatelo attentamente e valutate. Forse, per una volta, non sono solo capricci.
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