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San Carlo, Carlo Cracco, le patatine

23 Aprile 2014
Grosso fatturato, grande testimonial
Loro ci sono sempre state nella nostra vita, negli attimi più semplici e spensierati.

Le patatine San Carlo, dorate da far sembrare quel pacchetto una miniera d’oro del gusto e croccanti per dar loro una voce.
Nacquero nel 1936 a Milano da un’idea di Francesco Vitaloni, che all’epoca aprì una rosticceria che chiamò “San Carlo”, in onore della chiesa vicina, San Carlo al Lazzaretto.
La “Rosticceria San Carlo” era specializzata in friggitoria come si evince dal manifesto esposto all’epoca:

“Polleria nostrana di 1° qualità cruda e arrostita
Manzo al sangue- Arrosto di Vitello
Polpettine e patatine croccanti
Cotolette di manzo- Verdura fritta
Pesce fritto”.

Il suo cavallo di battaglia fu fin da subito la produzione di patatine croccanti, che all’epoca si rivelarono essere un’idea rivoluzionaria, non a caso ebbe un enorme successo.
Le richieste di patatine aumentarono di giorno in giorno, tanto che Francesco Vitaloni, nel 1940, fu costretto, piacevolmente, a spostare la ditta da Milano a Greco, in quanto la produzione necessitava di ampi spazi.

Nacque anche il logo: “San Carlo… le patatine”, da cui si denota un grande rispetto per il nome preso in prestito dalla chiesa del proprio paese, avendo messo i punti sospensivi per separare il nome del santo dalle patatine.

Successivamente negli anni ’50, il figlio di Francesco Vitaloni, Alberto, prese in mano le redini dell’azienda portandola ad essere nell’arco di un trentennio una vera e propria potenza commerciale ed economica del settore alimentare.

Negli anni ’70 l’azienda prese il nome che oggi tutti conosciamo: San Carlo Gruppo Alimentare S.P.A.
Inoltre nacquero nuovi prodotti, quali ad esempio: snack , pani e dolci.
Gli anni ’90 rappresentarono per questo marchio un periodo di crescita incredibile: la San Carlo acquisì la Pai e numerosi altri gruppi dei mercati esteri che allargarono il set di opportunità dell’azienda, incrementando le produzioni ma anche e soprattutto ampliando il bagaglio culturale dell’azienda che ha permesso a questo brand di viaggiare nel mondo portando sulle spalle uno zaino colmo di tradizioni, ambizioni e abilità tutte italiane.

Ma quali sono questi gruppi esteri?
Eccoli:
Aperitivos Espanoles e Crespan- Spagna;
Irpa, Gardeil, Painsol, Flodor e Soprex- Francia;
Tucker e Highlander- Inghilterra.

Dal 2000 ad oggi la San Carlo ha accresciuto il proprio potenziale, proponendo ai mercati nuovi prodotti e creando una rete di distributori dove non erano presenti filiali dirette (Portogallo, Belgio, Olanda, Danimarca, Svizzera, Austria, Grecia, Nord Africa, e Caraibi).

Oggi il Presidente è Alberto Vitaloni, figlio dello storico fondatore; e Susanna Vitaloni (terza generazione della famiglia Vitaloni) è la vicepresidente di Unichips.

La San Carlo è presente sul territorio nazionale ed internazionale con 11 stabilimenti produttivi, 172 centri di distribuzione, 1341 furgoni, 2200 dipendenti, 170 depositi, e vengono prodotte circa 100 tonnellate di patatine ogni giorno!

Inoltre il Gruppo San Carlo ha un fatturato consolidato a 315 milioni di euro, e questo soprattutto grazie alle nuove proposte della linea “Più gusto”.

Sicuramente il “must” di questa azienda sono le storiche patatine, e questo la San Carlo lo sa bene, non a caso stimola, o meglio, stuzzica i suoi clienti proponendo loro sempre nuovi prodotti che hanno alla base la “croccantezza” delle patatine, e utilizzando sapori sempre nuovi ed innovativi pur mantenendo alta la tradizione che l’ha resa famosa nel mondo.

Ed è proprio seguendo questo principio che la San Carlo ha deciso di affidare le proprie patatine nelle mani di un altro Carlo, che in questo caso non è il santo che ispirò il fondatore ma è lo chef pluripremiato Carlo Cracco, noto al pubblico per le sue performance nel programma televisivo MasterChef.

Ebbene di cosa tratta questa iniziativa?
Si tratta di una partership tra Carlo Cracco e la patatina Rustica San Carlo.

Da questa collaborazione ne deriveranno diversi prodotti nuovi che hanno come ingredienti principali la patatina San Carlo e la genialità dello chef del momento, Carlo (così ci piace chiamarlo in questa occasione).

Nello specifico le prime creazioni (prime, poiché si prevede che ci possa essere un rapporto duraturo tra le due parti coinvolte anche in previsione del prossimo EXPO a Milano nel 2015) consistono nella produzione di patatine Rustiche più grandi e croccanti con l’aggiunta di ricette firmate dallo chef.

Eccone alcune:
-uova di quaglia al tegamino, pancetta e senape in grani
- alici marinate al pepe rosa e lime
- bruschetta pomodoro, arancia e sedano
- chips vegetariana con melanzana, pomodoro e zucchine
- salmone, mango e zenzero
- mini hamburger di fassona.

Ci sarà inoltre un concorso su facebook in cui vi potrete sbizzarrire a creare prodotti innovativi con alla base le suddette patatine San Carlo e seguiranno in futuro attività promozionali e appuntamenti con food blogger ed esperti gastronomici.

Questo progetto è da apprezzare non solo perché mira ad avvicinare l’alta cucina, che fino a poco tempo fa sembrava essere solo di nicchia, a tutti noi: persone comuni, persone che amano gustare le patatine mentre guardano un film al cinema o come aperitivo al tramonto; ma anche perché rappresenta la materializzazione pratica di un modo di operare di questo brand che ha alla base la ricerca costante della novità senza fermarsi mai agli obiettivi già raggiunti.

Insomma, la San Carlo è un marchio che negli anni ha ampliato costantemente i propri orizzonti, guardando sempre al di là, cercando sempre la propria “isola che non c’è”, l’isola che accresce l’ambizione e l’immaginazione pur mantenendosi sempre giovane ed incosciente.

Quindi, non guardiamo dall’alto verso il basso queste idee poiché potremmo farcele sfuggire vedendole “volare” sopra di noi, perdendo così la possibilità di gustare una patatina alla Cracco.
primi sui motori con e-max.it
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